123. S. Alfonso. Una novena predicata all’apostolica. 1767.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
123. S. Alfonso. Una novena predicata all’apostolica. 1767.
Sparsasi la voce che alla Novena predicava Monsignor Liguori, si vide accorrere anche il fiore della Nobiltà ed oltre tante gentildonne, anche le più principali Dame.
- Rendendosi angusta la Chiesa, si vedevano arrivare innanzi tempo i primi Signori a prendere il posti. Fu tale e così eccessivo il concorso, che, per evitarsi la confusione, si dovettero ordinare degli Alabardieri alla porta di S. Restituta, e situare la moltitudine lungo le navate del Duomo, non restandovi spazio libero fino alla Cappella del Tesoro.
- La sua voce faceva meraviglia, perché, in età avanzata, si sentiva risuonar dappertutto, con soddisfazione di ognuno.
- Anche i primi Letterati non mancavano: essi si spiegavano che non erano lì per ascoltare frasche e fiori, ma per ammirare in Monsignor Liguori il nerbo di sua eloquenza tutta apostolica. Disse uno di questi: “Piacesse a Dio che tutti predicassero così, in modo da non veder vilipeso il Vangelo”. – Ed un altro aggiunse: “Si vede che la parola di Dio in bocca a Monsignor Liguori acquista altro peso!”.
- In chiesa si vedevano fiumi di lacrime. Anche Sua Eminenza, che non mancava mai, non poteva non singhiozzare a vista del Popolo. In fine del discorso, specialmente nella mozione degli affetti, non si doveva aver cuore, per non piangere. Erano così teneri i suoi estri amorosi verso Maria Santissima e verso Gesù Sacramentato, che si vedevano sciogliere in pianto anche i cuori più duri.
- Confessò il Canonico Sparano che dieci Missioni non avrebbero operato tanto bene in Napoli, né fatte tante conversioni, quante furono quelle che in questa Novena operò Iddio, servendosi di Monsignor Liguori; e per di più in persone colte e signorili.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 40). – Leggi tutto nell’originale.
