155. S. Alfonso. Sicilia 1769. Visioni di salvezza.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
155. S. Alfonso. Sicilia 1769. Visioni di salvezza.
♦ Sicilia 1769. – La calunnia, come si sa, se non tinge, offusca. In Palermo chi la sentiva male e chi bene, e chi la credeva per metà. Confuse le lingue, le cose erano all’aspetto così cattive, che già si parlava di soppressione di Casa e di sfratto ai Missionari.
♦ Ventilandosi in Girgenti, come prossimo a succedere ciò, tutta la Città si vide in lutto. Persone pie interessate si videro presso Dio. Taluni, affinché tal cosa non succedesse, si maceravano con digiuni a pane ed acqua; e tanti, oltre delle varie limosine a poveri, fecero celebrare quantità di Messe.
♥ In questa diffidenza non era caduto il P. Stefano Drago, uomo d’insigne santità e più volte Preposito in Palermo della casa dell’Oratorio. Questi, commiserando i nostri ed animandoli alla sofferenza, disse al nostro P. D. Gaetano Mancusi: “Voi nella mattina di Martedì Santo, per le preghiere di Monsignor Liguori, non sarete per perdere la Casa di Girgenti: statevi di buon animo, che Iddio cambierà l’ignominia in gloria; e la vostra Congregazione, dopo le presenti traversie, sarà più onorata che prima”.
♦ Un’anima grande, tra questo tempo, raccomandando a Dio la nostra Congregazione, benché digiuna di queste traversie, vide in ispirito una colonnetta eretta in piedi senza piedistallo, che sembrava cadere ad ogni soffio; e nel tempo stesso un grande incendio, che, attaccandosi a tutte le Case della Congregazione, pareva volerle incenerire. Atterrito a tale spettacolo, le fu detto, che la colonnetta era la casa di Girgenti, ma che era suo pensiero farvi il piedistallo, e renderla ferma: che il fuoco attaccato alle Case della Congregazione, era un’imminente tempesta, che le sovrastava. Vide però a poco a poco estinguersi l’incendio, e restar salve le Case: frapposto il piedistallo alla Casa di Girgenti ed estinto tra i Congregati anche il fuoco di una generale discordia.
Vi sono vari rapporti della visione, ed in seguito se ne sperimentarono gli effetti.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 43). – Leggi tutto nell’originale.