315. S. Alfonso. Perché al mondo?.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
315. S. Alfonso. Perché al mondo?.
(sopra le Massime Eterne)
- Perché al mondo, al tuo nemico
vuoi servire, o tu cor mio?
E non servi al tuo buon Dio,
che a servirlo ti creò? - Vivi schiavo d’un tiranno,
che promette e non attende?
E a chi ‘l serve ingrato rende
spine e fiele per merce. - Pens’almen, che un dì la morte
darà fine alla tua vita;
ed oimé per te finita
ogni cosa allor sarà. - Tutt’i beni allor del mondo
ti saran d’affanno e pena,
in veder che la tua scena
già si chiude ancor per te. - Questo corpo che tant’ami
manderà tanto fetore,
ch’alla puzza ed all’orrore
da te ognuno fuggirà. - Partirà da questa terra
l’alma sola a render conto
al gran Giudice, che pronto
al suo uscir si troverà. - Che farai tu, peccatore,
giunto innanzi al divin Trono,
quando allor non più perdono,
ma giustizia vi sarà? - Infelice, spensierato,
va pensando che dirai,
quando a vista già sarai
dell’offeso tuo Signor? - Qual affanno sarà poi
da quel Tron’esser cacciato,
e in quel fuoco esser gittato,
che non mai più finirà? - Per te allor d’ogni ristoro
saran chiuse, oh Dio, le porte!
Cercherai perfin la morte
e neppur potrai morir. - Della morte al gran momento
avrai dunque o cielo o inferno,
o riposo o pianto eterno;
oh momento! oh eternità! - Mira dunque, finchè in vita
di tua sorte incerto stai,
quel gran sempre e quel gran mai,
che in eterno durerà.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Perché al mondo?).
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