184. S. Alfonso. Per l’identità cristiana dei giovani.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
184. S. Alfonso. Per l’identità cristiana dei giovani.
♦ Amava Alfonso questi suoi Nipotini, ed avrebbe voluto renderli impeccabili. Egli medesimo volle confermarli, ed istruirli per questo Sacramento.
Avendoli in S. Agata, spiegava loro i doveri verso Dio e verso i Genitori; cosa sia il peccato e quanto il mal costume mal convenga al Cristiano e molto più a chi nasce Cavaliere. Sopratutto insinuava in loro amore a Gesù Cristo, ed amore e tenera devozione verso Maria Santissima.
♦ Vedendoli grandicelli, inculcava al Fratello l’educazione scientifica raccomandandogli di non affidarli a Maestri di vita proba, e che avessero unito allo scibile la pietà cristiana.
♦ D. Ercole aveva in mente voler situare i figli nel Seminario dei Nobili e Alfonso gli scrisse il 15 dicembre 1771:
“A me non piace che a Novembre metta i Ninni nel Seminario dei Nobili, perché di tal Seminario non ne ho tutta la buona idea. Di più, non è bene che i ragazzi entrino in Seminario, se non sono almeno di dieci o dodici anni.
Affinché dalla fanciullezza non s’imbevano dei vizi, è bene che per ora stiano presso di voi. Quando poi Iddio lo vorrà, allora ci si pensa; ma torno a dire: non occorre pensarci al Seminario dei Nobili; voglio pensar meglio dove si hanno da mettere, acciò vengano di buona morale e capaci.”
♥ Avendo inteso dal Principe Pignatelli che il Seminario della Nunziatella, ove vi aveva un figlio, era per dismettersi per il poco profitto che se ne ricavava e che stava per affidarsi ai Padri Scolopii o Somaschi, scrisse al Fratello:
“Nel caso che si dà il Seminario ai Padri Scolopii o Somaschi, io inclinerei che i miei Nipoti restassero sotto la cura di questi buoni Padri, perché, nei presenti principi, questi attenderebbero con fervore alla cura dei Figliuoli almeno per quattro o cinque anni: così i Figliuoli farebbero più profitto in tre o quattro anni di quello che han fatto con tanta spesa in tutti gli anni passati.”!”.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 47). – Leggi tutto nell’originale.