S. Alfonso. Partendo dal mondo

GiubileoAlfo1

263. S. Alfonso. Partendo dal mondo

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

263. S. Alfonso. Partendo dal mondo
(a Gesù nel visitarlo sugli Altari)

  1. Partendo dal Mondo l’Amante Pastore,
    che volle dell’Alme morir per amore,
    le Agnelle sue amate,
    col sangue comprate
    non volle poi sole nel mondo lasciar.
  2. Priachè nel suo Regno facess’Egli noi
    felici ed eterni compagni già suoi,
    l’immenso suo Amore
    con troppo stupore
    compagno di noi lo fece quaggiù.
  3. Non volle che in Terra un core che l’ama
    penasse in trovare lontano chi brama:
    si fec’Egli stesso
    a tutti dappresso,
    per farsi da tutti vicino trovar.
  4. Colà sull’Altare sta chiuso il Diletto,
    e tutto sta pieno di fuoco e d’affetto,
    per sempre infiammare
    quei cori, che amare
    anelan davvero il loro Signor.
  5. Gli strali che manda, le fiamme che accende
    quel Pane celeste, chi ‘l prova l’intende.
    Un cor dall’Altare
    non può non tornare
    ferito ed ardente, se freddo ci andò.
  6. O Anime amanti, parlate e voi dite
    le fiamme beate, le dolci ferite,
    che ognora provate
    qualor v’ accostate
    laddove v’attende il vostro Gesù.
  7. O Re del mio core, o Cibo Divino,
    potessi qui in Terra star sempre vicino
    a Te mio Signore,
    che già per mio amore
    nascosto qui in Terra stai sempre per me.
  8. Io spero, Amor mio, nel Cielo beato
    vederti ed amarti un giorno svelato;
    ma in tanto che vivo,
    non voglio esser privo
    tua dolce Presenza di sempre goder.

(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, A Gesù Sacramentato).
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Cristo non volle che un cuore che l’ama soffra al vederlo lontano. perciò l’immenso suo Amore, con troppo stupore, compagno di noi lo fece quaggiù.