288. S. Alfonso. O voi che in tante mie pene amare..
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
288. S. Alfonso. O voi che in tante mie pene amare.
(Maria Addolorata che parla sul Calvario)
- O voi ch’in tante mie pene amare
lieti ne andate per questa via,
vedete oh Dio, se mai vi sia
dolore eguale al mio dolor. - Questo che innanzi lacero, esangue
mi sta morendo su di quel legno,
questo è mio Figlio, che non è degno
di strazi e scherni, ma sol d’amor. - Questo è quel Figlio, che ‘l gran Fattore
del Mondo tutto vanta per Padre;
e questo è Quello che per sua Madre
prima del mondo mi destinò. - Eglì è quel Dio che in quella notte
vidi la prima fatto Bambino,
che col suo bello Viso Divino
sin da quel punto m’innamorò. - Egli mi scelse per sua diletta
fida compagna della sua vita:
e poi mi tenne sempre ferita
e innamorata di sua beltà. - E questo è Quello, ch’ora mi vedo
su quel d’affanni letto funesto
morir tra pene sì afflitto e mesto,
che ancor le pietre move a dolor. - Dove si volge, Egli non trova
chi lo difenda, o lo conforti;
ma tutti vede intenti e accorti
a far più duro il suo patir. - Eterno Padre, Tu che sì l’ami,
come dal CieloTu puoi soffrire
veder tal Figlio tanto patire,
e non avergli neppur pietà? - Ma oh Dio, che ‘l Padre vestito il vede
di nostre colpe, ed Egli irato
seco si mostra; finché spirato
nol miri in Croce per nostro amor. - Figlio diletto, or che alla morte
già sei vicino, almen sapessi
io consolarti, o almen potessi
tra le mie braccia farti spirar! - Ahi, che non posso darti sollievo:
anzi ch’io stessa col mio dolore
porto più pena al tuo bel Core,
rendo più amaro il tuo morir. - Anime amanti, amate, amate
chi tutto acceso per voi d’Amore,
tutto contento per voi sen more,
e a voi non cerca altro che Amor.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, O voi che in tante mie pene amare).
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