317. S. Alfonso. O angeli amanti.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
317. S. Alfonso. O angeli amanti.
(in onore di S. Teresa sopra le sue parole “Moro, perché non moro)
- O Angeli amanti, che in Cielo più ardete,
dal Cielo venite, e voi soccorrete
quest’anima eletta
ch’è Sposa diletta
del vostro adorato diletto Gesù. - L’Amante dell’alme, l’Amore, la Vita
con dardo di fuoco così l’ha ferita,
che ‘l nobil suo Core
già spira, già more
ardendo, languendo per chi la ferì. - E’ troppo l’affanno d’un core piagato,
amare e trovarsi lontan dall’Amato:
voi dunque venite,
e almen compatite
Teresa, che geme lontan dal suo Ben. - L’ardor di vedere l’amato Signore,
nel mentre l’infiamma, la strugge d’amore.
Quel dolce desio
d’unirsi con Dio,
perché non l’uccide, la morte le dà. - Ma s’altri non viene, Tu vieni, o Diletto,
che fiamma sì cara accendesti in quel petto.
sta infermo il suo core
piagato d’amore,
Tu, he lo piagasti,
Tu sanalo ancor. - La Sposa in piacerti fedele t’è stata,
e tutto lasciando a Te tutta s’è data:
or troppo Ella t’ama,
sospira, ti brama,
a Te vuol venire, contentala Tu.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, O angeli amanti).
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