336. S. Alfonso. Morire con Cristo.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
336. S. Alfonso. Morire con Cristo.
♦ Il nostro Salvatore disse: “Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”. Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire. (Gv12, 32-33).
♥ Deh Gesù mio, tiratevi anche l’anima mia che un tempo era perduta; tiratela con le catene del vostro amore, affinché si dimentichi del mondo, per non pensare ad altro che ad amarvi e darvi gusto.
Signor mio, voi sapete la mia debolezza e le offese che vi ho fatte, tiratemi da dentro del fango delle mie passioni; tiratevi tutti gli affetti miei, acciocché non attenda ad altro che a piacere a voi, mio amabilissimo Dio: Signore esauditemi per i meriti della vostra morte e fatemi tutto vostro.
♦ Scrive S. Leone che chi guarda con confidenza Gesù morto in croce, resta sanato dalle ferite dei peccati commessi. Perciò ogni cristiano dovrebbe tener sempre davanti gli occhi Gesù crocifisso e dire con l’Apostolo che in questo mondo non voleva altra scienza se non quella di sapere amare Gesù Cristo crocifisso.
♥ Amato mio Salvatore, voi che per ottenere a me una buona morte vi avete eletta una morte così penosa e desolata, io mi abbandono tutto nelle braccia della vostra misericordia… Rimettetemi nella vostra grazia; ma ciò non mi basta, confortatemi ad amarvi con tutte le mie forze in tutta la mia vita. E quando giungerò al punto della mia morte, fatemi spirare ardendo del vostro amore, dicendo allora: Gesù mio, io vi amo, io vi amo per seguire ad amarvi in tutta l’eternità.
Unisco da ora la morte mia alla vostra santa morte, per la quale spero di salvarmi. O gran Madre di Dio, voi dopo Gesù siete la speranza mia.
(S. Alfonso, Dolce trattenimento delle anime amanti di Dio a vista di Gesù crocifisso, p.432-433)
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