29. S. Alfonso. Misericordia e umiltà nel Figlio di Dio.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
29. S. Alfonso. Misericordia e umiltà nel Figlio di Dio..
♦ Non fu contento il Figlio di Dio di comparir uomo, ed uomo peccatore; di più volle eleggersi una vita la più bassa ed umile tra gli uomini; talmente che Isaia ebbe a chiamarlo l’ultimo, il più umiliato tra gli uomini. Geremia disse che doveva esser saziato di ignominie e i Salmi che dovea rendersi l’obbrobrio degli uomini, e il rifiuto della plebe.
♦ A tal fine volle nascer Gesù Cristo nel modo più vile che possa immaginarsi. Quale obbrobrio d’un uomo, ancorchè povero, è l’esser nato in una stalla? Chi nasce nelle stalle? I poveri nascono nelle casucce, almeno nelle pagliaia, ma non già nelle stalle; nelle stalle appena nascono le bestie, i vermi; e da verme volle nascere in terra il Figlio di Dio. Sì, con tale umiltà, dice S. Agostino, nascer volle il Re dell’universo, per dimostrarci nella stessa umiltà la sua maestà e potenza, in rendere col suo esempio amanti dell’umiltà quegli uomini, che nascono tutti pieni di superbia.
♦ L’angelo annunziò ai pastori la nascita del Messia, e i segni che diede loro per ritrovarlo e riconoscerlo, furono tutti segni d’umiltà; “Quel bambino che troverete in una stalla fasciato tra panni, e collocato in una mangiatoia sulla paglia, quello sappiate che è il vostro Salvatore”. Così si fa trovare un Dio che viene in terra a distruggere la superbia.
♦ La vita poi che Gesù Cristo fece in Egitto, dopo essere stato esiliato, fu conforme alla sua nascita. Visse ivi, per quegli anni che vi stette, da forestiero, sconosciuto e povero; ivi chi mai lo conosceva? chi ne facea conto?
♥ Ritornò nella Giudea; e la sua vita non fu molto dissimile da quella che avea fatta in Egitto. Visse per trent’anni in una bottega, stimato da tutti per figlio d’un semplice artigiano, facendo l’officio di semplice garzone, povero, nascosto e disprezzato. In quella santa famiglia non vi erano né servi, né serve. Un solo servo vi era in questa casa, ed era il Figlio di Dio, che volle farsi figlio dell’uomo, cioè di Maria, per farsi umile servo, e qual servo ubbidire ad un uomo e ad una donna: “Ed era sottomesso a loro”.
S. Alfonso, Novena del Santo Natale, Discorso nono – Il Verbo Eterno da sublime si fece umile, Leggi tutta la meditazione