29. S. Alfonso. Misericordia e santa Comunione.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
29. S. Alfonso. Misericordia e santa Comunione.
Alfonso aveva estremamente a cuore che si promuovesse nel Popolo la frequenza della santa Comunione e si facessero carichi i penitenti di quella disposizione necessaria che i Santi Padri, la santa Chiesa ed il Concilio di Trento han sempre ricercato.
Disse un giorno [con amarezza]: “Si sa che altro impegno non hanno i moderni regolatori delle anime, che allontanare i fedeli dall’uso dei Sacramenti, come se altra strada non ci fosse per andare a Dio, che allontanarli da Dio”.
E un’altra volta disse quasi piangendo:”Vorrei che quella disposizione che taluni Confessori esigono nei penitenti, l’avessero essi per metà per celebrare degnamente”.
Alfonso inculcava che si andasse incontro a quest’empietà, così egli la chiamava, e si facessero vedere i vantaggi, che l’anima riceve dalla frequente comunione. Alfonso faceva un paragone: “Rotti i canali delle acque, Betulia [città della Palestina assediata da Oloferne, persecutore del popolo d’Israele] era in punto di arrendersi… Così mancata la frequenza dei Sacramenti, che sono il canale delle grazie, le anime vanno a cadere, arrendendosi alle passioni ed al demonio, che la tenta”.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Secondo, Cap. LV). – Leggi l’originale.