S. Alfonso. Luce che illumina

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164. S. Alfonso. Luce che illumina.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

164. S. Alfonso. Luce che illumina.

♦ Uno dei danni più gravi, causati in noi dal peccato di Adamo, è stato quello di offuscare la nostra mente per mezzo delle passioni. Povero colui che si lascia dominare da qualche passione! La passione è come una nebbia o un velo, che c’impedisce di vedere la verità e di riconoscere il male. E questa oscurità aumenta con l’aumento dei nostri peccati.

♦ Lo Spirito Santo viene chiamato “luce beatissima” perché, con il suo splendore, non solo infiamma i cuori ad amare, ma inoltre dilegua le tenebre facendoci conoscere la vanità dei beni terreni, il valore dei beni eterni, l’importanza della salvezza, il valore della grazia, la bontà di Dio, l’amore infinito che egli merita e l’amore immenso che ci porta.

♦ L’uomo naturale non comprende le cose dello Spirito di Dio (1Cor 2,14). L’uomo infangato nei piaceri terreni poco conosce queste verità: per questo l’infelice ama quello che dovrebbe odiare e odia quello che dovrebbe amare. Santa Maria Maddalena de’ Pazzi esclamava: “O Amore non conosciuto, o Amore non amato!” E santa Teresa diceva che Dio non è amato perché non è conosciuto. Per questo i santi chiedevano sempre a Dio di illuminarli: Manda la tua luce; rischiara le mie tenebre; aprimi gli occhi (Sal 42,3; 17,9; 118,18). Infatti senza la luce non si possono evitare i precipizi e non si può trovare Dio.

Preghiera
Santo e divino Spirito, io credo che tu sei vero Dio, unico Dio con il Padre e con il Figlio. Ti adoro e ti riconosco come datore di  luce. Con la tua luce mi hai fatto conoscere il male commesso offendendoti e il dovere che ho di amarti: te ne ringrazio e mi pento molto di averti offeso.
Io meritavo che tu mi abbandonassi nelle mie tenebre; invece vedo che non mi hai ancora abbandonato. Spirito eterno, continua a illuminarmi facendomi sempre più conoscere la tua bontà infinita, e dammi la forza di amarti con tutto il cuore.

(S. Alfonso, Via della salute, Novena dello Spirito Santo, II)
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Santo e divino Spirito, io meritavo che tu mi abbandonassi nelle mie tenebre; invece vedo che non mi hai ancora abbandonato. Spirito eterno, continua a illuminarmi facendomi sempre più conoscere la tua bontà infinita, e dammi la forza di amarti con tutto il cuore.