S. Alfonso. L’amore è paziente

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227. S. Alfonso. L’amore è paziente.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

227. S. Alfonso. L’amore è paziente.

♦ Il merito di una persona che ama Gesù Cristo sta nell’amare e nel patire. Il Signore disse a santa Teresa: “Figlia mia, pensi forse che il merito consista nel godere? No, consiste nel patire e nell’amare. Guarda la mia vita piena di sofferenze. Credimi, figlia: più uno è amato dal Padre mio, più sono le tribolazioni che riceve da lui; anzi esse sono il segno del mio amore. Pensare che il Padre risparmi le prove ai suoi amici, è sbagliato”.

♦ Scrive l’Apostolo: Le sofferenze del tempo presente non sono paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi (Rm 8,18). Sarebbe più che giusto soffrire per tutta la vita ciò che hanno sofferto i martiri, per un solo momento di paradiso.
Tanto più dobbiamo abbracciare le nostre croci, sapendo che le sofferenze della nostra breve vita ci faranno acquistare una beatitudine eterna! Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria (2Cor 4,17).

Ma chi vuole la corona del paradiso bisogna che combatta e soffra: Se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo (2Tm 2,12). Non c’è premio senza merito, né merito senza pazienza: Anche nelle gare atletiche non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole (2Tm 2,5). E chi combatte con più pazienza avrà una corona più grande.

(S. Alfonso, Pratica di amare Gesù Cristo, Cap. V)
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Chi vuole la corona del paradiso bisogna che combatta e soffra: “Se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo” (2Tm 2,12). Non c’è premio senza merito, né merito senza pazienza.