S. Alfonso. L’amicizia con Dio

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184. S. Alfonso. L’amicizia con Dio.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

184. S. Alfonso. L’amicizia con Dio.

♦ Un’anima in grazia è amica di Dio. I pagani, che non avevano la luce della fede, ritenevano impossibile per una creatura avere amicizia con Dio. E, umanamente ragionando, dicevano una cosa giusta perché, come dice san Girolamo, “l’amicizia accetta la parità, oppure la crea”.
Ma Dio ha dichiarato più volte nella sacra Scrittura che noi, osservando la sua legge, per mezzo della sua grazia diventiamo suoi amici: Voi sarete miei amici se farete ciò che io vi comando… Non vi chiamo più servi… ma vi ho chiamato amici (Gv 15,14-15).
Esclama san Gregorio: “Quanto è grande la misericordia del Creatore! Siamo servi indegni e veniamo chiamati amici”.

♦ Chi dunque vive in grazia di Dio diventa amico di Dio. Di più: diventa figlio: Voi siete dèi, tutti figli dell’Altissimo (Sal 81,6). Questo è un privilegio donatoci da Dio per mezzo di Gesù Cristo: Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! (1Gv 3,1).
Di più: l’anima in grazia diventa sposa di Dio: Ti fidanzerò con me nella fedeltà (Os 2,22). Per questo il padre del figlio prodigo, ricevendolo nella sua grazia, ordinò che gli fosse dato l’anello, segno dello sposalizio: Mettetegli l’anello al dito (Lc 15,22). Dico di più: diventa tempio dello Spirito Santo.

Mio Dio, l’anima mia era tua amica e figlia, sposa e tempio, e  viveva felice nella tua grazia. Ma poi, con il peccato, ha perso tutto ed è diventata tua nemica e schiava dell’inferno. Tuttavia ti ringrazio che mi dai ancora tempo per ricuperare la tua grazia. Accoglimi ancora per i meriti di Gesù Cristo, per amore del sacrificio di se stesso, che egli ti offrì sul Calvario.

(S. Alfonso, Apparecchio alla morte, XIX, I)
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Bontà infinita, mi pento sopra ogni male di averti offeso e ti amo sopra ogni cosa. Ricevimi di nuovo nella tua amicizia. Per pietà, non respingermi.