S. Alfonso. La mozione dei cuori. 1767

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124. S. Alfonso. La mozione dei cuori. 1767.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

124. S. Alfonso. La mozione dei cuori. 1767.

L’ultima sera della Novena, Alfonso sciolse il cuore di tutti con la predica del patrocinio della Madonna.

  • Questa predica fu tale e così divina, che ancora se ne parla con ammirazione. In tutti fu grande la commozione; e se nelle altre sere il Cardinale, terminata la predica, nel ritirarsi faceva un inchino a Monsignore, quella sera non usandogli alcun atto, se ne sbrigò ritornandosene piangendo e singhiozzando, e col fazzoletto agli occhi.
  • In Alfonso tutto era esercizio di spirito. L’apparecchio non lo faceva in casa, ma in chiesa avanti l’altare di Gesù Sacramentato. Terminato il sermone, ancorché zuppo di sudore, si vedeva estatico avanti al SS. Sacramento, e non usciva di chiesa se non dopo aver ricevuto la benedizione.
  • Canonici, Cavalieri e Titolati si vedevano in folla a baciarli la mano; e tanti si gettavano ai suoi piedi, ansiosi di esser benedetti. E di soppiatto, non mancavano di strappargli qualche ritaglio della veste. Ci fu chi gli tagliò un pezzetto della mantelletta.
  • Monsignor Bergamo, allora Parroco e poi Vescovo in Gaeta, si stimava fortunato per aver scambiato il suo berretto. In casa lo fece anche con la corona. Ma, avvedutosene, Alfonso, se ne dolse e volle gli si restituisse, per non perder l’indulgenze.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 40)  Leggi tutto nell’originale.

Alfonso sciolse il cuore di tutti con la predica del patrocinio della Madonna. Questa predica fu tale e così divina, che ancora se ne parla con ammirazione. Il Cardinale Sersale, terminata la predica, uscì singhiozzando e col fazzoletto agli occhi.