304. S. Alfonso. La giustizia primo atto di carità.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
304. S. Alfonso. La giustizia primo atto di carità.
♦ Tante volte nel cuore di Monsignore Alfonso si dibattevano al tempo stesso la Carità e la Giustizia.
- Egli aveva chiamato come suo Segretario D. Virgilio Cimino, il Vicario disse che si poteva risparmiare sopra l’onorario, perché era diocesano: invece di sei ducati, gli si potevano dare ogni mese quattro ducati.
Intervenne Monsignore: “Perché questo? Anche D. Virgilio è povero; perché defraudarlo?. Gli si dia quello che si è dato agli altri!”.
Giungendo la festa di Natale, e dubitando Alfonso che il Vicario non gli avesse data la solita strenna, chiamò il fratello Francescantonio e ordinò che gli si dessero i soliti venti carlini. - E ancora più scrupoloso si dimostrava nel compensare qualunque operaio. Mastro Antonio Bisciardi gli aveva cucito un abitino della Vergine e rappezzati i calzoni; ordinò subito fosse compensato. Se ne rise il Sarto, perché cosa di poco conto; e poiché Monsignore insisteva che si pagasse, disse il Bisciardi: “Non sono io padrone di potervelo regalare? Datemi la benedizione e sono soddisfatto!”. Restò quieto, ma mortificato.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 69). – Leggi tutto nell’originale.