S. Alfonso. La carrozza truccata. 1767

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122. S. Alfonso. La carrozza truccata.  1767.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

122. S. Alfonso. La carrozza truccata. 1767.

Alfonso aveva accettato di predicare la Novena di Maria Assunta, nella Diaconia di S. Restituta, situata nel Duomo.

  • La prima sera, dovendo portarsi nell’Arcivescovado e non ritrovandosi pronta la sua carrozza, cioè quella che aveva venduta al Fratello D. Gaetano, per essersi data ad accomodare, il Segretario ne prese un’altra di D. Ercole, ricca e di veduta.
  • In vederla Monsignore non la volle accettare. Gli dicevano che nessuno si sarebbe scandalizzato, conoscendola come carrozza del Fratello. Monsignore disse: “Ma il cocchiere porta la mia livrea e non quella di mio Fratello”.
  • Per quietarlo e non farlo andare a piedi, si posero ai cavalli dei guarnimenti vecchi, e anche sopra la sedia del cocchiere si sovrappose una vecchia gualdrappa.
  • Così si arrese; e ne venne fuori un bel misto di vecchio e nuovo e fu una comparsa assai curiosa.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 40)  Leggi tutto nell’originale.

Monsignor Liguori non voleva accettare la carrozza del fratello D. Ercole, perché ricca e di veduta. Gli dicevano che nessuno si sarebbe scandalizzato, conoscendola come carrozza del Fratello. Egli disse: “Ma il cocchiere porta la mia livrea e non quella di mio Fratello”. E allora dovettero… truccarla un po’.