311. S. Alfonso. Io mi moro per desio.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
311. S. Alfonso. Io mi moro per desio.
(anima che sospira il Paradiso)
- Io mi moro per desio
di vederti, o mio Gesù;
già m’annoia, o mio bel Dio,
il più vivere quaggiù.
Star lontan da Te, mio caro,
è un tormento così amaro,
ch’io soffrir nol posso più.
Vivo qui da Te diviso,
ma a Te fido e sempre grido,
Paradiso, Paradiso. - Vedo già ch’è fumo e pena
quanto il mondo all’uomo dà;
tutto è inganno e tutto è scena,
che tra breve finirà.
Qual sia poi l’affanno mio,
ch’ognor posso perder Dio,
chi sa amarlo ben lo sa.
Dunque a Te rivolgo il viso,
Te sol miro, a Te sospiro,
Paradiso, Paradiso. - Tu puoi darmi quanto vuoi,
non m’inganni, o mondo, no.
Va, dispensa i beni tuoi
a chi stolto li cercò.
Pompe vane, o rei piaceri,
non sperate ch’io vi speri.
Ch’altro Ben m’innamorò.
Spero in Ciel d’esser assiso:
questo bramo e questo chiamo,
Paradiso, Paradiso. - Patria bella, ov’all’Amore
in mercede amor si dà,
ov’il tuo sì bel Signore
senza vel mirar si fa;
di venire un giorno anch’io
ad amare in te il mio Dio,
quando dato mi sarà?
L’alma mia tra gioia e riso
quando, quando, va gridando,
Paradiso, Paradiso.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Io mi moro per desio).
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