238. S. Alfonso. Il Signore non abita nei cuori agitati.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
238. S. Alfonso. Il Signore non abita nei cuori agitati.
♦ Per restare sempre uniti a Gesù, dobbiamo fare tutto con tranquillità, senza inquietarci di fronte a nessuna avversità. Ma il Signore non era nel vento (1Re 19,11): il Signore non abita nei cuori agitati.
♦ Ascoltiamo i saggi consigli che su questa materia ci dà il maestro della mansuetudine, san Francesco di Sales: “Non arrabbiarti mai; non aprire mai alla collera, per qualsiasi motivo, la porta del tuo cuore perché, una volta che essa vi sia entrata, non riuscirai più a controllarla.
Ed ecco i rimedi: 1. Respingerla subito, distraendo la mente e non dicendo neanche una parola. 2. A imitazione degli apostoli quando videro il mare in tempesta, ricorri a Dio, che ha il potere di mettere in cuore in pace. 3. Se ti accorgi che, per la tua debolezza, la collera ha già messo piede nel tuo spirito, sforzati di ritornare calmo e procura di fare atti di umiltà e di dolcezza verso la persona contro la quale sei arrabbiato. Tutto ciò va fatto con soavità e senza nervosismo, perché è molto importante non inasprire la piaga”.
♦ A questo proposito il Santo confessava di aver dovuto faticare molto per vincere le due principali passioni della sua vita, cioè la collera e l’amore. Per vincere la prima aveva dovuto lottare per 22 anni. Quanto alla seconda, aveva cercato di cambiare oggetto, lasciando le creature e rivolgendo tutto il suo affetto a Dio. In questo modo il Santo raggiunse una pace interna così grande, che traspariva anche all’esterno dal volto quasi sempre sereno e sorridente.
♦ Da cosa derivano le guerre? Non vengono forse dalle vostre passioni? (Gc 4,1). Quando uno è in collera con una persona, ha l’impressione di trovare sollievo e pace dando sfogo all’ira con gesti o almeno con parole.
Ma si sbaglia perché, dopo lo sfogo, si troverà molto più turbato di prima. Chi vuol conservarsi in una continua pace, si guardi dal malumore. E quando si accorge di essere di malumore, procuri di scacciarlo subito e di non passare la notte con esso, distraendosi con la lettura di qualche libro, cantando qualche canzoncina devota, oppure conversando su cose amene con qualche amico.
♥ Dice lo Spirito Santo: L’ira alberga in seno agli stolti (Qo 7,9). La collera dimora a lungo nel cuore degli stolti che non amano Gesù Cristo; ma nel cuore di chi ama Gesù, se mai vi entra di soppiatto, presto ne viene allontanata, e non trova dimora.
♥ Una persona che ama di cuore il Redentore non sarà mai di cattivo umore perché essa, volendo soltanto quello che vuole Dio, ha sempre tutto quello che vuole; perciò è sempre tranquilla e sempre uguale a se stessa. La volontà di Dio la rasserena in tutte le avversità che incontra; quindi essa pratica la mitezza con tutti. Ma questa virtù non si può avere senza un grande amore a Gesù Cristo. Quanto più tenero è l’amore che proviamo per Gesù, tanto più diventeremo miti e dolci con gli altri..
(S. Alfonso, Pratica di amare Gesù Cristo, Cap. XII)
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