92. S. Alfonso. Il ritorno, festa della misericordia.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
92. S. Alfonso. Il ritorno, festa della misericordia.
♦ I principi della terra sdegnano anche di riguardare i sudditi ribelli, che vanno a cercar loro perdono; ma Dio non fa così con noi. Non non sa voltar la faccia a chi ritorna ai piedi suoi; no, poiché Egli stesso lo invita e gli promette di riceverlo appena ritorna.
♦ Oh l’amore e la tenerezza con cui abbraccia Dio un peccatore che a Lui ritorna! Ciò appunto volle darci ad intendere Gesù Cristo con la parabola della pecorella, che avendola trovata il pastore, se la stringe sulle spalle e chiama gli amici a seco rallegrarsene. Ciò maggiormente significò il Redentore con la parabola del figlio prodigo, dicendo che egli è quel Padre, che vedendo ritornare il figlio perduto, gli corre all’incontro; e prima che quegli parli, l’abbraccia e lo bacia, ed in abbracciarlo, quasi vien meno di tenerezza per la consolazione che sente.
♦ Giunge il Signore a dire che se il peccatore si pente, egli vuole scordarsi dei suoi peccati, come se quegli non l’avesse mai offeso. Giunge anche a dire: “Venite, peccatori, e se io non vi perdono, riprendetemi, e trattatemi da infedele!”. Ma no, che Dio non sa disprezzare un cuore che si umilia e si pente (cf Sal. 50).
♦ Il Signore si gloria di usar pietà e di perdonare i peccatori. E quanto ci mette egli a perdonare? Subito. Peccatore, dice il profeta Isaia, non hai molto da piangere; alla prima lacrima il Signore si muoverà a pietà di te.
Dio non fa con noi, come noi facciamo con Lui quando Egli ci chiama e noi facciamo i sordi. No, Dio no, subito che tu ti penti, e gli chiedi il perdono, subito Dio risponde e ti perdona.
♥ O mio Dio, e con chi me la sono presa? Con Voi che siete così buono, che mi avete creato, e siete morto per me; e mi avete sopportato dopo tanti tradimenti. E chi mai mi avrebbe sopportato tanto, con le ingiurie che vi ho fatte, come mi avete sopportato Voi?
♥ Queste misericordie che mi avete usate, sarebbero un inferno penoso per me. Perciò, mio Redentore, non permettete che io vi abbia di nuovo a voltare le spalle.
Eterno Padre, per i meriti di Gesù Cristo, datemi la santa perseveranza e il vostro santo amore. Esauditemi, Gesù mio, per il sangue sparso per me. O Maria madre mia, guardatemi con i vostri occhi misericordiosi e tiratemi tutto a Dio.
(S. Alfonso, Apparecchio alla Morte, Considerazione XVI – Della misericordia di Dio. Punto III).
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