S. Alfonso. Il mio Dio mi manda qui

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328. S. Alfonso. Il mio Dio mi manda qui. 

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

328. S. Alfonso. Il mio Dio mi manda qui.
(per i sentimenti di notte)

  1. Il mio Dio mi manda qui,
    di pietà messaggio io sono;
    ma chi sa se di perdono
    sia per te l’ultimo dì?
  2. Viene Dio tutto pietà
    a chiamarti in questi giorni;
    ma se presto a Dio non torni,
    Dio non più ti chiamerà.
  3. Ama un Dio che tanto t’ama,
    anzi ch’è lo stesso Amore;
    ti va appresso, ognor ti chiama,
    e ti dice: torna figlio, torna al padre,
    torn’agnello al tuo Pastore”.
  4. Sei nemico al tuo Signore,
    e non tremi, o peccatore?
    Lascia, figlio, il tuo peccato,
    se non vuoi morir dannato.
  5. Il Signore aspetta, aspetta,
    ma non sempre aspetterà
    quando è tempo di vendetta,
    più non usa allor pietà.
  6. Torna a Dio, fa penitenza,
    peccator, non tardar più.
    non sdegnar l’alta clemenza
    del tuo dolce e buon Gesù.
  7. Stai in peccato e puoi gioire?
    senza Dio e puoi dormire?
    Stai già in punto di dannarti
    e non pensi ad emendarti?
  8. La tua vita ha da finire,
    e non sai quando sarà.
    Fratel mio, forse chi sa,
    se stanotte hai da morire?
  9. Pensa, figlio, al gran momento,
    Che t’aspetta della morte,
    da cui pende la tua sorte
    o l’eterno tuo tormento.
  10. Vivi pur come a te piace,
    peccator, che ‘l fin verrà;
    quel Signor che offendi, audace,
    il tuo Giudice sarà.
  11. Peccator, che fia di te,
    quando avanti a Dio sdegnato
    ti sarà rimproverato,
    quanto mal da te si fè?
  12. Nella morte al fuoco eterno
    quanti ciechi ognor sen vanno?
    Vanno, oh Dio, perché non sanno,
    che gran male sia l’inferno.
  13. Quanto, quanto nell’inferno
    vi starà il peccatore?
    Vi starà sempre, in eterno,
    perché offese il suo Signore.
  14. Pensa, pensa all’eternità
    peccator che cieco stai,
    pensa, figlio, pensa a quel Mai,
    che in eterno non finirà.

(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Il mio Dio mi manda qui).
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Pensa, figlio, al gran momento, che t’aspetta della morte, da cui pende la tua sorte o l’eterno tuo tormento.