361. S. Alfonso. Il cuore in testamento? No.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
361. S. Alfonso. Il cuore in testamento? No.
♦ Madre Maria Raffaella, fondatrice delle Monache del Redentore in S. Agata, scrisse a Monsignore Alfonso, una affettuosissima lettera.
Tra l’altro gli chiedeva che, quando Iddio se lo chiamava, si fosse ricordato delle sue figlie, e avesse lasciate a quelle il proprio cuore in testamento.
♥ Monsignore si compiacque in sentir la lettera, ma quanto intese il cuore in testamento, disse: “Io ho sempre tenuto Madre Raffaella per donna savia, ma ora ho perduto il concetto. Del mio cuore che ne vogliono fare? Soffritto? L’anima è quella che importa, che poi per il corpo, se mi vogliono bene, lo diano a mangiare ai cani”.
♦ E così, il maggior regalo che potette fare loro fu una grande Croce di semplice legno con i segni della passione nelle estremità, che egli soleva tenere nella stanza ove mangiava, e baciava uscendo ed entrando.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 77). – Leggi tutto nell’originale.