41. S. Alfonso. Gesù in terra straniera e povero, come tanti.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
41. S. Alfonso. Gesù in terra straniera e povero, come tanti.
♦ Gesù scelse l’Egitto nella sua fanciullezza per fare una vita dura e disprezzata. Gesù, Giuseppe e Maria vivono in paese dove sono sconosciuti e disprezzati, non avendovi né parenti né amici. Vive in gran povertà questa sacra famiglia… Si dice che entrando Gesù in Egitto, caddero tutti gli idoli di quei paesi.
♦Nella povera casa comincia Gesù bambino a camminare ed a parlare; il Verbo incarnato cominciò a fare in quella casa i primi passi e a proferire le prime parole di vita eterna. Oh! un Dio camminar tremando e cadendo! un Dio balbettare! un Dio fatto sì debole, che non può in altro impiegarsi, che in piccole faccenduole di casa.
♥ O santa fede, illuminateci ad amare questo buon Signore che per nostro amore si è ridotto a tante miserie. Dio ci faccia di cuore amare Gesù, poiché in quell’anima dove entra l’amor di Gesù cadono tutti gli idoli degli affetti della terra.
♥ Mio caro Redentore, fatemi compagno vostro, ammettetemi a vivere sempre unito con voi su questa terra, acciocché unito con voi venga poi ad amarvi in cielo fatto vostro compagno eterno. Datemi luce, accrescetemi la fede. Che beni! che piaceri! che dignità! che onori! Tutto vanità e pazzie. L’unica ricchezza, l’unico bene è possedere voi bene infinito.
♥ Beato chi v’ama! Io vi amo, o Gesù mio, e non cerco altro che voi. Amato mio Salvatore, da oggi avanti voi avete da esser l’unico mio contento, l’unico onore, l’unico mio tesoro.
Maria SS., pregate Gesù per me; pregatelo che solo mi faccia ricco del suo santo amore, e niente più desidero.
S. Alfonso, Meditazioni per l’ottava dell’Epifania, IV. – Della dimora di Gesù in Egitto,
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