215. S. Alfonso. Esponi a Dio i tuoi problemi.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
215. S. Alfonso. Esponi a Dio i tuoi problemi.
♦ Non dimenticare mai la dolce presenza di Dio, come fa la maggior parte degli uomini. Parlagli più spesso che puoi: egli non s’infastidisce e non si sdegna, come fanno i signori della terra. Se lo ami, non ti mancheranno le cose da dirgli. Potrai dirgli quanto ti serve, riguardo a te stesso e alle cose tue, come faresti con un caro amico.
♦ Non considerarlo un principe altèro, che vuole trattare solo con i grandi e di cose grandi. Il nostro Dio si abbassa volentieri a intrattenersi con noi ed è contento che noi gli manifestiamo i nostri problemi, anche i più banali.
♥ Dio ti ama tanto e si cura di te come se non avesse da pensare ad altri che a te. Egli è così intento ai tuoi interessi che sembra usare la sua provvidenza soltanto per soccorrerti, la sua onnipotenza soltanto per aiutarti, la sua misericordia e bontà soltanto per compatirti, farti del bene e guadagnarsi con ogni finezza la tua fiducia e il tuo amore.
♥ Perciò aprigli liberamente il tuo intimo e prégalo che ti guidi ad eseguire perfettamente la sua santa volontà. Tutti i tuoi desideri e progetti siano orientati ad ottenere il suo beneplacito, a compiacere il suo Cuore divino: Manifesta al Signore la tua via (Sal 36,5), chiedigli di guidarti nel tuo cammino e che i tuoi progetti siano conformi al suo volere (Tb 4,19 Vg).
♦ Non dire: “Che serve esporre a Dio le mie necessità, dal momento che egli già le vede e conosce meglio di me?” E’ vero: Dio le conosce, ma mostra di non sapere le necessità di cui tu non gli parli e per le quali non gli domandi aiuto. Il nostro Salvatore sapeva che Lazzaro era morto, eppure non dimostrò di saperlo se non quando la Maddalena glielo disse, ed allora la consolò risuscitando suo fratello..
(S. Alfonso, Modo di conversare alla familiare con Dio, pp. 319)
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