183. S. Alfonso. Educazione cristiana dei nipotini.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
183. S. Alfonso. Educazione cristiana dei nipotini.
♦ Troppo sollecito fu Monsignore per l’educazione di questi quattro Nipotini. Concorreva in questo, oltre la parentela della carne, anche lo scrupolo, perché Compari; ed uno di questi, cioè Alfonsino, lo aveva rigenerato al sacro fonte.
- Come questi crescevano negli anni, così egli vedevasi sollecito che per tempo gli si desse a succhiar il latte della devozione. Disse il Sacerdote D. Domenico Pedicino di Vitulano, che li serviva come Aio [precettore], che non arrivava lettera da S. Agata in cui Alfonso non inculcasse al fratello l’educazione dei propri Figli.
- Compose per essi, adattato alla loro età, un esercizio breve di giornaliere devozioni; cioè quello che dovevano fare alzandosi e coricandosi mattina e sera. Volle sopratutto che ginocchioni adorato avessero Iddio come origine di ogni bene; che con devozione avessero assistito alla S. Messa e che prima di coricarsi, avessero recitato gli atti di Fede, Speranza e Carità.
- In una sua del 4 dicembre 1770 così dice: “Per carità ricordatevi spesso di quanto altre volte vi ho pregato, intorno all’affare di vostra eterna salute. Ho piacere che i Ninni si esercitino negli atti devoti, che io vi dettai, e spero che vogliono farsi santi“.
♦ Non finiva di consolarsi D. Ercole per aver ottenuto da Dio in età avanzata tre figli maschi. Portandosi in Arienzo, li condusse tutti e tre. Presentandoli a Monsignore, gli disse tutto giulivo: “Vedi, Alfonso, come sono belli: questo è Alfonsino e questi sono i due gemelli: Vedi come sono graziosi!”.
Monsignore, guardando i gemelli, gli disse: “Se perdessi uno di questi, ti dispiacerebbe?”.
“Oh che dite?” ripigliò D. Ercole; e Monsignore facendo un mezzo sorriso, tacque.
♥ Profetizzò. Passarono pochi mesi ed uno dei gemelli se ne morì. Volendo trovar sollievo il povero genitore, morto il figlio, si portò in S. Agata, e rivolto a Monsignore gli disse: “Alfonso, non parlare, ché quando parli, dirupi una casa!”.
Rispose Monsignore: “Non dubitare: questi che hai, tutti e due li vedrai grandi!”.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 47). – Leggi tutto nell’originale.