S. Alfonso. Dio misericordioso insegue il peccatore per salvarlo

GiubileoAlfo1

91. S. Alfonso. Dio misericordioso insegue il peccatore per salvarlo.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

91. S. Alfonso. Dio misericordioso insegue il peccatore per salvarlo.

♦ Considera la misericordia che usa Dio in chiamare il peccatore a penitenza. Quando Adamo si ribellò dal Signore, e poi si nascondeva dalla sua faccia, ecco Dio che avendo perduto Adamo, lo va cercando e quasi piangendo lo chiama: “Adamo, dove sei?” (Gen. 3, 9).
♦ Lo stesso ha fatto Dio tante volte con te, fratello mio. Tu fuggivi da Dio, e Dio ti andava chiamando, ora con ispirazioni, ora con rimorsi di coscienza, ora con prediche, ora con tribolazioni, ora colla morte dei tuoi amici. Par che dica Gesù Cristo, parlando di te: “Figlio, quasi ho perduta la voce in chiamarti”.
Cristiano mio, quante volte hai fatto il sordo con Dio, che ti chiamava? Meritavi che egli non ti chiamasse più. Ma no, il tuo Dio non ha lasciato di seguire a chiamarti, perché voleva far pace con te e salvarti.
Oh Dio, chi era quegli che ti chiamava? un Dio d’infinita maestà. E tu chi eri, se non un verme miserabile e puzzolente? E perché ti chiamava? non per altro che per restituirti la vita della grazia, che tu avevi perduta… Dio non ti ha abbandonato; ti è andato quasi piangendo appresso e dicendo: “Figlio, e perché ti vuoi dannare?”.
♦ Allorché l’uomo commette un peccato mortale, egli discaccia Dio dall’anima sua. Ma Dio che fa? si pone alla porta di quel cuore ingrato e par che preghi l’anima a dargli l’entrata: “Aprimi, sorella”.
Dio va appresso ai peccatori come un amante disprezzato, pregandoli che non si perdano…. Il peccatore non ha da affaticarsi per muovere Dio a pietà, ma solo ha da risolversi a voler far pace con Dio, perché è il peccatore stesso a fuggire la pace.
Questo buon Signore va tutto giorno appresso a tanti peccatori, dicendo loro: “Ingrati, non fuggite più da me, ditemi perché fuggite? Io amo il vostro bene, ed altro non desidero che di rendervi felici, perché volete perdervi?”
Ma, Signore, che fate? Perché tanta pazienza e tanto amore a questi ribelli? che bene Voi ne sperate? E’ poco onore il farvi vedere così appassionato verso di questi miseri vermi che vi fuggono.
Ecco, Signore, ai piedi vostri l’ingrato che vi cerca pietà. Vi chiamo Padre, perché Voi volete che io così vi chiami. Padre mio, perdonatemi. Deh, per quella bontà che vi ha trattenuto a non abbandonarmi, quando io vi fuggivo, per questa stessa ricevetemi ora che torno a Voi. Io vi prometto risolutamente di non partirmi più da Voi, e di scacciare dal mio cuore ogni affetto che non è per Voi.
O Maria speranza mia, Voi siete la madre della misericordia, pregate Dio per me, e abbiate pietà di me.

(S. Alfonso, Apparecchio alla Morte, Considerazione XVI – Della misericordia di Dio. Punto II). 
Leggi tutto il punto

Allorché l’uomo commette un peccato mortale, egli discaccia Dio dall’anima sua. Ma Dio che fa? si pone alla porta di quel cuore ingrato e par che preghi l’anima a dargli l’entrata: “Aprimi, sorella”. Dio va appresso ai peccatori come un amante disprezzato, pregandoli che non si perdano.