Il santo del secolo dei lumi
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Autore: Théodule Rey-Mermet, redentorista
Titolo originale: Le saint du siècle des Lumières – Alfonso de Liguori (1696-1787) – Nouvelle Cité, Paris 1982
Traduzione dal francese a cura di Nella Filippi e Sabatino Majorano
Editore: Città Nuova Editrice, Roma 1983
« S. Alfonso de Liguori (1696-1787) è un gigante non solo della storia della spiritualità, ma della storia tout court. Eppure l’epoca nostra correrebbe il rischio di dimenticarlo, se un libro attento e ricco come questo non venisse opportunamente a ricordarcelo » (Jean Delumeau).
In realtà questo libro del P. Théodule Rey-Mermet è veramente opportuno, perché viene a colmare una lacuna che, di anno in anno, si è fatta grave. Malgrado i numerosi studi settoriali sul suo pensiero e sulla sua azione, non abbiamo da troppo tempo una ricostruzione globale della vita del Santo della preghiera e della giusta libertà in morale, che tanto ha segnato la vita della Chiesa, soprattutto nel nostro Meridione, a partire dalla seconda metà del Settecento.
Le pagine del P. Th. Rey-Mermet, saldamente ancorate ai risultati delle ricerche storiche più recenti, ci permettono di seguire passo passo l’avventura di Alfonso de Liguori: dall’ambiente familiare e dalla sua prima formazione alla precoce pratica forense, dalla scelta per il sacerdozio a quella di dedicarsi totalmente agli abbandonati dalla società e dalla stessa Chiesa, dai primi difficili passi di fondatore dei Redentoristi al consolidarsi della sua nuova famiglia religiosa, dalla sua attività di vescovo di S. Agata dei Goti a quella di scrittore dal successo rapido anche al di là delle Alpi.Emerge così in tutta `la sua statura come Il Santo del secolo dei Lumi non solo cronologicamente, ma soprattutto per il coraggioso impegno per la promozione della persona, della ragione, della libertà. Dell’Europa cristiana dei Lumi, Alfonso ci si svela come figura di primo piano, con in più un profondo radicamento nella tradizione, una chiarezza e un calore non solo per una striminzita élite, ma anche e soprattutto per le masse popolari della Chiesa universale.
Il libro si presenta perciò non solo come il racconto della vita di Alfonso de Liguori, ma come uno spaccato attento e ricco della vita ecclesiale e socio-religiosa del Settecento.
Lo stile è tale da farne leggere d’un fiato interi capitoli. « Il lettore sarà colpito dalla gioia dello stile e dal ritmo vigoroso, perché questa biografia sapiente è condotta a tamburo battente, ma nella gioia. Essa è anche vissuta dall’interno, trattandosi evidentemente di una storia “impegnata”, perché di un Redentorista che vive la propria vocazione attraverso quella del fondatore e il discepolo ama e ammira il maestro. Ma c’è modo migliore per farlo comprendere? » (Jean Delumeau).
Dalla presentazione di copertina