S. Alfonso. Desiderio di cielo

GiubileoAlfo1

83.  S. Alfonso. Desiderio di cielo.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

83.  S. Alfonso. Desiderio di cielo.

♦  Caro mio Redentore, vi chiedo il paradiso non tanto per godere di più, ma per amarvi meglio. Mandatemi al purgatorio per quanto tempo vi piace. Neppure io voglio venire in quella patria di purità e vedermi tra quelle anime pure così sordido di macchie, come sono al presente.
Mandatemi a purgarmi, ma non mi discacciate per sempre dalla vostra faccia; basta che un giorno poi, quando vi piace, mi chiamate al paradiso a cantare in eterno le vostre misericordie.
Per ora via su, amato mio giudice, alzate la mano e beneditemi; e ditemi che io son vostro, e che Voi siete e sarete sempre mio. Io sempre vi amerò, Voi sempre mi amerete.
Ecco ora vado lontano da Voi, vado al fuoco; ma vado contento, perché vado ad amarvi, mio Redentore, mio Dio, mio tutto.
Vado contento sì, ma sappiate che in questo tempo, in cui starò lungi da Voi, sappiate che questa sarà la maggiore delle mie pene, lo star da Voi lontano.
Vado, Signore, a contare i momenti della vostra chiamata. Abbiate pietà di un’aluma, che v’ama con tutta se stessa, e sospira di vedervi per meglio amarvi.
Così spero, Gesù mio, di dirvi allora. Pertanto vi prego di darmi la grazia di vivere in modo, che possa dirvi allora quel che ora ho pensato.
Datemi la santa perseveranza, datemi il vostro amore.
E soccorretemi Voi, o Madre di Dio, Maria: pregate Gesù per me..

(S. Alfonso, Apparecchio alla Morte, Considerazione VIII – Morte dei giusti. Punto I). 
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Caro mio Redentore, vi chiedo il paradiso non tanto per godere di più, ma per amarvi meglio. Chiamatemi al paradiso a cantare in eterno le vostre misericordie.