254. S. Alfonso. Desiderare il cielo con S. Teresa.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
254. S. Alfonso. Desiderare il cielo con S. Teresa.
♦ Santa Teresa nutriva un grande desiderio di vedere a viso scoperto Dio, l’unico oggetto del suo amore, per amarlo perfettamente e per uniformarsi totalmente a lui.
Non sopportando la lontananza dalla patria celeste, gemeva e sospirava continuamente: “Ahimè, Signore, com’è lungo questo esilio! Che può fare un’anima chiusa in questa prigione? O Gesù, com’è lunga la vita dell’uomo! E’ breve per guadagnarsi con essa la vita eterna, ma è lunga per l’anima che desidera giungere alla presenza del suo Dio”.
♦ Come avere un grande desiderio del paradiso? San Filippo Neri, quando gli fu offerta la dignità di cardinale, buttando in aria la berretta e alzando gli occhi al cielo, disse: “Paradiso, paradiso!” E il beato Egidio, quando sentiva nominare il paradiso, si sollevava da terra in estasi.
I teologi sostengono che nel purgatorio ci sia una pena particolare, chiamata pena di languore, per chi ha desiderato poco il paradiso nella vita presente.
È giusto, perché chi poco desidera di godere svelatamente la bellezza di Dio, dimostra di amarlo poco. Tanto più che in questa vita noi non possiamo vivere senza offenderlo di continuo, almeno leggermente e, anche quando l’amiamo, siamo così imperfetti che appena possiamo dire di amarlo.
♥ Sospiriamo dunque il paradiso, dove non offenderemo più Dio e dove lo ameremo per sempre con tutte le nostre forze. Quando siamo pressati dalle afflizioni di questa vita, cerchiamo di sopportarle in pace con la speranza del paradiso. Quando il mondo o il demonio ci offrono i loro frutti proibiti, voltiamo loro le spalle e alziamo gli occhi al paradiso.
♥ Mia santa avvocata Teresa, io mi rallegro con te che sei giunta al porto, al termine dei tuoi sospiri. Ora godi apertamente il Dio che quaggiù hai tanto amato e desiderato. Ora il tuo amore è sazio; il tuo cuore innamorato non ha più nulla da bramare.
O Santa mia, abbi pietà di me, che sono ancora in mezzo alla tempesta: prega per la mia salvezza, affinché venga insieme con te ad amare Dio, che tu desideri tanto vedere amato.
♥ O patria bella e beata, io ti saluto da questa valle di lacrime e da lontano ti sospiro, perché solo in te spero di amare il mio Dio eternamente e con tutte le forze.
Gesù, amore mio, tu mi hai creato per amarti eternamente, come posso non amarti?
(S.Alfonso, Virtù e pregi di S. Teresa Consid. VIII – passim).
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