308. S. Alfonso. Deh m’apri, o sorella /3.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
308. S. Alfonso. Deh m’apri, o sorella /3.
(dialogo tra Gesù e l’anima amante, tratto dai sacri cantici)
- Sposa
E chi voglio amare
se non Te, mio Sposo?
Sei tutto amoroso,
sei tutto gentil. - Sì dolce mi sei,
e benché fascetto
di mirra, nel petto
pur caro t’avrò. - Ma Tu che ti pasci
tra candidi gigli,
tra fiori vermigli
di sante virtù: - Tu vieni e Tu porta
amante al mio core
per pegno d’amore
quei fiori con Te. - Conforme la morte
i sensi ella toglie,
lasciar fa le spoglie
dell’uomo terren, - Sì muta l’Amore
quell’anima ch’ama,
e perder la brama
fa’ d’ogni altro ben. - Che l’anime accende,
l’amore è una fiamma
ed atte le rende
a sempre operar. - Di questo non pago,
ispira il desio
di far che per Dio
si strugga ogni cor. - Ma come all’inferno
niun fuoco è bastante,
neppure all’amante
mai basta il suo ardor.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Deh m’apri, o sorella /3, pp. 294-295).
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