224. S. Alfonso. Dalla natura impara ad amare il Creatore.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
224. S. Alfonso. Dalla natura impara ad amare il Creatore.
♦ Fratello mio, procura di alzare la mente a Dio o all’eternità, prendendo lo spunto da tutte le cose che ti circondano:
- Quando vedi scorrere dell’acqua, pensa che così scorre anche la tua vita e ti avvicini alla morte.
- Quando vedi una candela che si spegne per mancanza di olio, pensa che così finirà un giorno anche la tua vita.
- Quando vedi i grandi della terra vantarsi delle loro dignità o ricchezze, compatisci la loro stoltezza e ripeti: “A me basta Dio. Costoro si gloriano di queste vanità; io non voglio gloriarmi che della gloria di Dio e di amarlo”.
- Quando contempli il mare tranquillo o in tempesta, considera la differenza che vi è tra un’anima in grazia e un’anima in disgrazia di Dio.
- Quando vedi un albero secco, pensa all’anima senza Dio, che non serve ad altro che ad essere gettata nel fuoco.
- Quando contempli paesaggi incantevoli, fiori e frutti profumati, esclama dentro di te: “Quante belle creature Dio ha creato per me sulla terra perché lo ami, e quali altre delizie mi prepara in paradiso!”
- Quando guardi fiumi o ruscelli, pensa che come quelle acque scorrono verso il mare senza fermarsi, così tu devi correre sempre verso Dio, che è il tuo unico bene.
- Se ti capita di essere trasportato da un cavallo, allora pensa: “Questo animale innocente si affatica per servirmi: ed io come mi sforzo di servire e compiacere il mio Dio?”
- Quando vedi un cagnolino, che per un misero tozzo di pane è così fedele al suo padrone, pensa quanto più grande dovrebbe essere la tua fedeltà a Dio, che ti ha creato, ti conserva in vita, provvede a te e ti colma di tanti benefici.
- Quando senti un canto di uccelli, di’ a te stesso: “Queste creature lodano il loro Creatore! Voglio lodarlo anch’io con atti d’amore”.
- Quando senti cantare il gallo, ricordati che anche tu, come Pietro, in passato hai rinnegato il tuo Dio; e rinnova il dolore e le lacrime.
- Quando vedi una valle, fertile per le acque che scorrono giù dai monti, pensa alle grazie che dal cielo scendono sugli umili, non sui superbi.
- Se entri in una chiesa bella e addobbata, considera la bellezza di un’anima in grazia, che è il vero tempio di Dio.
- Quando guardi il mare, considera l’immensità e la grandezza di Dio.
- Davanti a un fuoco acceso, pensa: “Da quanti anni dovrei ardere nell’inferno! Signore, dal momento che non mi ci hai mandato, fa’ che ora il mio cuore arda d’amore per te, come questo fuoco”.
- E contemplando il cielo stellato, esclama con sant’Andrea Avellino: “Piedi miei, un giorno camminerete sulle stelle!”
(S. Alfonso, Modo di conversare alla familiare con Dio, pp. 329-331)
Un link all’opera