100. S. Alfonso. Custode vigile delle claustrali.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
100. S. Alfonso. Custode vigile delle claustrali.
♦ Alfonso considerava le Claustrali come la porzione più cara di tutto il suo gregge; pertanto non solo non trascurava mezzo per vederle santificate, ma vigilava, come buon pastore, perché i lupi ne stessero lontani.
- Le grate per lui erano tante spine, che gli trafiggevano il cuore. Ripeteva: “Grata chiusa e non frequentata, Monastero santificato; grata aperta e frequentata, Monastero dissipato, e Dio non voglia di peggio”.
- Inculcava che le Badesse, e molto più i Vicari avessero vigilato. Qualunque inconveniente, benché minimo, voleva saperlo, e gli dava subito il riparo. Fuori dei parenti in secondo grado, non voleva frequenza di altre persone.
- Soprattutto egli era ritenuto con gli Ecclesiastici, e molto più se Religiosi. Egli diceva: “Posto in salva la grata, poco ci resta da fare colle Monache”.
- Se guardingo e sommamente cautelato era nel permettere a chiunque l’accesso a Monasteri, maggiormente lo era con i suoi. Per tutti era una come una colpa l’accostarsi, qualunque fosse il pretesto. Solo col Vicario non vi era restrizione.
- Aveva avvisato un suo Segretario, che di soppiatto ci andava, e questi non si era emendato. Per quanto caro gli fosse, anzi necessario, solo per questo motivo solo licenziò.
- Ebbe un altro segretario, inviatogli da Monsignor Borgia. Anche lui soleva scappare in un Monastero di tanto in tanto. Appena lo seppe, Alfonso gli intimò di partire. Vedendosi licenziato, gli si buttò ai piedi, pianse, promise, ma non vi fu pietà. Ed essendo intervenuti per intercedere i medici D. Salvatore di Mauro e D. Nicolò Ferraro, l’uno e l’altro ebbero la negativa. Anche le Monache avanzarono supplica, ma questo fu per esse il massimo delitto. “Se la legge non tiene per i familiari del Vescovo, non tiene neppure per altri”, disse Alfonso.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 34). – Leggi tutto nell’originale.