76. S. Alfonso. Ci aspetta l’eternità: scegliamo bene oggi.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
76. S. Alfonso. Ci aspetta l’eternità: scegliamo bene oggi.
♦ «Quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?» (Lc 9, 25).
♦ Quale pazzia se, per i miseri e brevi diletti di questa così breve vita, ci si mette a rischio di fare una mala morte e con quella cominciare un’eternità infelice. Il pagano Antistene richiesto su quale fosse in questo mondo la miglior fortuna, rispose: “Una buona morte”.
♦ Narra S. Bernardino da Siena di un certo principe che, morendo, diceva tutto atterrito: “Ecco, io ho tante terre e tanti palazzi in questo mondo; ma se muoio in questa notte, non so quale stanza mi avrà da toccare!
♦ Tremava S. Andrea Avellino, dicendo: “Chi sa quale sorte mi toccherà nell’altra vita? se mi salverò o mi dannerò?
♦ Tremava ancora un S. Luigi Beltrando talmente che la notte non poteva prendere sonno al pensiero che gli diceva: E chi sa se ti danni?
♥ O Dio di misericordia, fatemi conoscer le obbligazioni che ho verso di Voi, e fatemi piangere le offese che vi ho fatte. O Eterno Padre, io abborrisco e detesto le ingiurie che vi ho fatte. Abbiate pietà di me per amore di Gesù Cristo. Guardate il vostro Figlio morto in croce. “Il suo sangue cada su di me”, scenda questo sangue divino a lavare l’anima mia.
♥ O Re del mio cuore, io vi amo sopra ogni cosa; venite a regnare solamente Voi nell’anima mia; fate che io vi ami, e non ami altro che Voi, mio tesoro, mia pace, mia speranza, mio amore, mio tutto: e tutto spero da Voi per i meriti del vostro Figlio.
Regina e Madre mia Maria, aiutatemi con la vostra intercessione: Madre di Dio, pregate per me.
(S. Alfonso, Apparecchio alla Morte, Considerazione III – Brevità della vita. Punto III).
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