46. S. Alfonso. Aspirare alla santità, frutto della Misericordia.
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
46. S. Alfonso. Aspirare alla santità, frutto della Misericordia.
♦ Chi più ama Dio, si fa più santo. Diceva S. Francesco Borgia che l’orazione introduce nel cuore umano l’amore divino; la mortificazione poi toglie dal cuore la terra e lo rende capace a ricevere quel santo fuoco. Quanto più di terra vi è nel cuore, tanto meno luogo vi trova il santo amore.
Perciò i santi han cercato di mortificar quanto più potevano l’amor proprio ed i loro sensi. E i Santi sono pochi…
♦ Per farvi santo è necessario aver desiderio di farvi santi: desiderio e risoluzione. Alcuni sempre desiderano, ma non mai cominciano a mettere mano all’opra. “Di queste anime irrisolute (diceva S. Teresa) non ha paura il demonio”.
♦ All’incontro, diceva la Santa che “Dio è amico delle anime generose”. Il demonio cerca di farci apparir superbia il pensare di far grandi cose per Dio. Sarebbe superbia, se noi pretendessimo farle confidati alle nostre forze; ma non è superbia, il risolverci di farci santi, fidandoci in Dio e dicendo: “Tutto posso in Colui che mi dà forza” (Fil 4,13).
♦ Bisogna dunque farsi animo, risolversi e cominciare. La preghiera può tutto. Quel che non possiamo noi colle nostre forze, ben lo potremo coll’aiuto di Dio.
♥ Caro mio Redentore, voi desiderate il mio amore, e mi comandate ch’io vi ami con tutto il cuore. Sì Gesù mio, con tutto il cuore io voglio amarvi. “Mio Dio, vi dirò confidato nella vostra misericordia, non mi spaventano i miei peccati commessi, perché questi ora li odio e detesto sopra ogni male; e so che voi vi scordate dell’offese d’una anima, che si pente e v’ama.
Mio Signore, voi mi volete santo, ed io voglio farmi santo per darvi gusto. Fate ch’io tutto mi consumi per voi, come voi vi siete tutto consumato per me.
O Maria, o sposa la più amante dello Spirito Santo e la più amata, impetratemi amore e fedeltà.
(S. Alfonso, da Via della salute, Parte seconda – Novena allo Spirito Santo, Med. X. Mezzi per amare Dio e farsi santo).
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