298. S. Alfonso. Andate, o speranze, o affetti terreni..
Pagine Alfonsiane sulla Misericordia
298. S. Alfonso. Andate, o speranze, o affetti terreni.
(allo Spirito Santo)
- Andate, o speranze, o affetti terreni,
a render contento chi più vi desia:
andate e partite dall’anima mia,
ch’io più non vi cerco, ne stimo voi più.
O Dio del mio core, distaccami Tu. - Addio, creature, contento vi lascio;
più vostro non sono, ne sono più mio:
da tutto già sciolto io son del mio Dio;
sì, tutto son tuo, mio caro Gesù.
Amato mio Bene, accettami Tu. - Amabil Signore, deh prenda il possesso
di tutto me stesso il santo tuo Amore:
ei regni e governi in questo mio core,
che un tempo infelice ribelle a Te fu.
Amabil Signore, possedimi Tu. - Rugiada celeste, che dolce stillando,
di fiamme non pure Tu smorzi gli ardori;
Tu fa ch’io più sempre di Te m’innamori,
e viva cercando Dio solo quaggiù.
Rugiada celeste, aspergimi Tu. - O Fuoco Divino, che rendi beate
con fiamme più belle quell’alme che accendi,
Tu vieni al mio core, e degno tu ‘l rendi
del puro tuo ardore; infiammami su.
O Fuoco divino, consumami Tu. - Amore infinito, felice chi giunge
la bella tua Faccia là in cielo a vedere!
Deh quando ancor io ti vengo a godere
eterno tuo amante già fatto lassù?
Amore infinito, deh tirami Tu.
(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Andate, o speranze, o affetti terreni).
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