S. Alfonso. Andate, o speranze, o affetti terreni.

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298. S. Alfonso. Andate, o speranze, o affetti terreni.. 

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

298. S. Alfonso. Andate, o speranze, o affetti terreni.
(allo Spirito Santo)

  1. Andate, o speranze, o affetti terreni,
    a render contento chi più vi desia:
    andate e partite dall’anima mia,
    ch’io più non vi cerco, ne stimo voi più.
    O Dio del mio core, distaccami Tu.
  2. Addio, creature, contento vi lascio;
    più vostro non sono, ne sono più mio:
    da tutto già sciolto io son del mio Dio;
    sì, tutto son tuo, mio caro Gesù.
    Amato mio Bene, accettami Tu.
  3. Amabil Signore, deh prenda il possesso
    di tutto me stesso il santo tuo Amore:
    ei regni e governi in questo mio core,
    che un tempo infelice ribelle a Te fu.
    Amabil Signore, possedimi Tu.
  4. Rugiada celeste, che dolce stillando,
    di fiamme non pure Tu smorzi gli ardori;
    Tu fa ch’io più sempre di Te m’innamori,
    e viva cercando Dio solo quaggiù.
    Rugiada celeste, aspergimi Tu.
  5. O Fuoco Divino, che rendi beate
    con fiamme più belle quell’alme che accendi,
    Tu vieni al mio core, e degno tu ‘l rendi
    del puro tuo ardore; infiammami su.
    O Fuoco divino, consumami Tu.
  6. Amore infinito, felice chi giunge
    la bella tua Faccia là in cielo a vedere!
    Deh quando ancor io ti vengo a godere
    eterno tuo amante già fatto lassù?
    Amore infinito, deh tirami Tu.

(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Andate, o speranze, o affetti terreni).
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Andate, o speranze, o affetti terreni, a render contento chi più vi desia: io più non vi cerco, ne stimo voi più. O Dio del mio core, distaccami Tu.