S. Alfonso. 1774. Il Papa secondo Alfonso

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224. S. Alfonso. 1774. Il Papa secondo Alfonso.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

224. S. Alfonso. 1774. Il Papa secondo Alfonso.

♦ Nella lettera scritta per il Conclave 1774, sollecitata dal Cardinale Castelli, Alfonso così si esprime:
“Anch’io desidererei, come V. S. Illustrissima, veder riformati tanti sconcerti presenti, e su questa materia mi girano mille pensieri che bramerei farli noti a tutti, ma rimirando la mia meschinità, non ho animo farli comparire, per non dar a vedere, che voglio riformare il mondo.

  • Bramerei che il Papa venturo (giacché ora mancano molti Cardinali) scegliesse fra quelli, che li verranno proposti, i più dotti e zelanti; e che insinuasse preventivamente ai Principi, dando parte della sua esaltazione, che domandando il Cardinalato per qualche loro favorito, non gli proponessero se non Soggetti di provata pietà e dottrina.”
  • “Bramerei che usasse fortezza nel negare i Benefici a coloro, che bastantemente stanno già provveduti, secondo quello conviene al loro stato. Di più, che si impedisse il lusso in tutti i Prelati, e si determinasse il numero della gente di servizio: tanti Camerieri e non più; tanti Servitori e non più; tanti cavalli e non più, per non dare a parlare agli eretici; e che si usasse maggior diligenza in conferire i Benefici solamente a coloro che han servito la Chiesa, non già a persone che non lo meritano”.
  • Bramerei che si usasse tutta la diligenza nell’eleggere i Vescovi, con prendersi da più parti le informazioni della loro buona vita e necessaria dottrina per governar le Diocesi. Da questi principalmente dipende il culto divino e la salvezza delle Anime. Che si esigesse dai Metropolitani, segretamente, e da altri la notizia di quei Vescovi che poco attendono al bene delle proprie pecorelle.
  • Bramerei ancora di farsi intendere che i Vescovi trascurati e che difettano o nella residenza o nel lusso della gente o nelle soverchie spese di arredi, conviti e simili, che saranno puniti con la sospensione, o con mandarvi Vicari Apostolici; e darne l’esempio di quando in quando secondo bisogna. Ogni esempio di questo farebbe stare attenti tutti gli altri Prelati trascurati.
  • Bramerei che il Papa futuro fosse riserbato nel concedere certe grazie, che guastano la buona disciplina, come concedere alla Monache l’uscir di Clausura per curiosità di vedere le cose del secolo. Così di non concedere facilmente ai Religiosi la licenza di secolarizzarsi, per mille inconvenienti che ne vengono. Sopratutto, che il Papa riducesse universalmente tutti i Religiosi all’osservanza del primo Istituto, almeno nelle cose più principali”.

Non voglio più tediarla. Altro noi non possiamo fare, che pregare il Signore, che ci dia un Pastore pieno del suo spirito; e con ciò le faccio umilissima riverenza, e con tutto l’ossequio mi protesto”.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 55)  Leggi tutto nell’originale.

Bramerei che il Papa venturo, giacché ora mancano molti Cardinali, scegliesse fra quelli che li verranno proposti, i più dotti e zelanti; e che insinuasse preventivamente ai Principi di proporre Soggetti di provata pietà e dottrina.