199. S. Alfonso. 1772. Si apprezza ciò che si perde.
Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)
199. S. Alfonso. 1772. Si apprezza ciò che si perde.
♦ Sicilia 1772. – Non appena partirono i nostri, si può dire non esserci stato in Girgenti ceto di persone, che non umiliasse supplica al Real Trono per riaverli.
- Ricorrette il Clero.
- Tutti gli Ordini regolari non furono discrepanti.
- I Cavalieri, le Dame, le Persone civili, le Maestranze, tutti rispettivamente presentarono le loro suppliche.
Anche presso Alfonso vi s’interessarono per il ritorno i devoti Girgentini.
- Trentotto Dame specialmente, e ventotto Cavalieri esposero con supplica l’amarezza sofferta per la partenza dei Missionari ed il danno spirituale, che tutto giorno, per l’assenza, si sperimentava in Città.
- Essi dissero: “Siccome da noi si è fatto un serio ricorso al Sovrano, implorando la sua clemenza, così forzati dalla necessità dello spirituale alimento imploriamo da V. S. Illustrissima, e Reverendissima il loro ritorno”.
Commossero Alfonso queste tante dimostrazioni, e spiegò che, chiarite le cose, non avrebbe mancato di consolarli.
(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 50). – Leggi tutto nell’originale.