Rossi Giuseppe redentorista

Fratello Giuseppe Rossi (1821-1913) – Italia.

Fratello Giuseppe Rossi (1821-1913)

Nacque a Petina in provincia di Salerno il 21 settembre 1821. Professò l’ 8 settembre 1855. Morì in Angri l’ 11 giugno 1913, dopo ricevuto il Santo Viatico. Ebbe un colpo apoplettico, e dopo due ore spirò.

Aveva conosciuto molti Padri e Fratelli antichi; e li ricordava con grande venerazione, specialmente Mons. Basile, con cui era stato parecchi anni insieme, e si commoveva sino alle lacrime al solo sentirlo nominare, tanto era l’ affetto che gli portava.

Fratello Giuseppe Rossi fu un vero imitatore del nostro S. Gerardo nell’umiltà, nella carità, nell’osservanza e specialmente nel fuggire l’ozio. Si vedeva sempre occupato, oppure con la corona in mano recitando il santo rosario, e quasi sempre avanti al SS. Sacramento o nel farsi la Via Crucis.

A tempo dell’ espulsione si ritirò in famiglia e con i suoi risparmi fece un nipote Farmacista; ma appena sentì che i soggetti cominciavano a ritirarsi nei Collegi, egli subito venne a Pagani a mettersi a disposizione del P. Provinciale, il quale nell’udire i tanti belli elogi che gli faceva il P. Pisani, lo accolse amorevolmente e lo inviò a Materdomini, ove io ebbi l’occasione di ammirare tutte le virtù di un santo nostro Fratello sul tipo antico, che portava il collarino bianco come i Padri.

Dopo poco tempo passato accanto alla tomba di S. Gerardo, fu destinato di stanza ad Angri, e quivi finì santamente i suoi giorni alla bella età di 92 anni.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.3 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Fratello Giuseppe Rossi (1821-1913), originario di Petina (SA) in una foto di gruppo del 1863 a Tropea dove erano si erano rifugiati i Redentoristi espulsi da Catanzaro. Nella foto di gruppo c’è anche P. Basile, poi nominato vescovo, al quale Fratello Giuseppe restò sempre devotamente. Morì nel 1913.
Fratello Giuseppe Rossi (1821-1913), originario di Petina (SA) in una foto di gruppo del 1863 a Tropea dove erano si erano rifugiati i Redentoristi espulsi da Catanzaro. Nella foto di gruppo c’è anche P. Basile, poi nominato vescovo, al quale Fratello Giuseppe restò sempre devotamente legato. Morì nel 1913.

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