P. Pietro Romano, già C.Ss.R. 1690-1760 – Italia.
P. Pietro Romano, già C.Ss.R. 1690-1760.
Nessuna immagine del già redentorista P. Pietro Romano, 1690-1760, Italia, Congregazione primitiva. Era canonico della cattedrale di Scala e confessore delle monache del Santissimo Salvatore quando divenne uno dei membri fondatori della nuova Congregazione con S. Alfonso, col quale rimase fino all’abbandono degli altri nel 1733. Poi anche lui lasciò, dedicandosi alla pastorale parrocchiale. Morì il 6 marzo 1760 a 70 anni. (foto: La Grotta di S. Alfonso e il Forno di Casa Anastasio, luoghi della prima comunità redentorista a Scala).
Dati ufficiali
- Cognome = Romano
- Nome = Pietro
- Nazionalità = Italia – (Congregazione primitiva)
- Nato = 1690
- Morto = 1760
- Professione = ??
- Sacerdote = ??
- Uscito = 1738
N.B. = Nel Database Ufficiale non ci sono dati su di lui. Questi dati sono stati desunti dai due volumi di Oreste Gregorio, Biografia e Lettere di Mons. Falcoia, particolarmente alle pagg. 111-112.
Romano Pietro era canonico della cattedrale di Scala e confessore delle monache del Santissimo Salvatore quando divenne uno dei membri fondatori della nuova Congregazione dei missionari il 9 novembre 1732.
Rimase anche dopo che padre il P. Mannarini ei suoi compagni se ne andarono all’inizio del 1733.
Fu nominato superiore della comunità di Scala da Falcoia e mantenne quell’ufficio fino alla sua partenza nel 1738.
Anche come superiore continuò ad agire come canonico e confessore delle suore, vivendo in un quartino separato.
Verso la metà del 1738 fu sostituito come superiore da padre Mazzini e cessò semplicemente di avere una ulteriore parte negli affari dell’istituto.
Altre notizie dal P. Oreste Gregorio
- Il canonico Pietro Romano, teologo e predicatore stimato, confessoee ordinario delle monache.
Don Pietro Romano, uomo di equilibrio e di bontà, da sette anni a parte dell’Opera del Signore, penitente del Falcoia, confessore ordinario delle religiose e loro postino durante il periodo del rigore filangeriano, stava con calma per il “Direttore”. - Il rev. Pietro Romano, canonico di Scala, tra i primi seguaci di S. Alfonso, scriveva a Falcoia il 17 luglio 1734: ” Del resto poi non ci reca la minima sconfidenza, se per hora il Signore non habbia mandato altro soggetto, mentre le opere sue così l’have voluto guidare: bisogna bensì pregarlo caldamente che quelli poi ha da mandare siano veramente buoni, e tra l’altro obedienti, e senza proprio giudizio, e che totalmente vengono disposti di dipendere non men colla volontà che coll’intelletto da Monsignore nostro che è quello unico canale dal quale possiam stare sicuri della fedeltà di Dio, e tutte l’opinioni altresì devono essere soggettissime tutto che sante, mentre quello conviene allo spirito”
- Il confessore delle suore era il rev. Pietro Romano uno dei primi compagni di s. Alfonso, dal quale in seguito si staccò; divenne parroco di Campidoglio, frazione di Scala e canonico della cattedrale (m. 1760). Nel Liber defunctorum cathedralis Ecclesiae (ora presso la chiesa arcipretale) al fol. 51 si legge:
“S. Andreae de Panno. Eodem anno milles. septingentes. sexagesimo die sexto mensis martii Rev.mus D. Petrus canon. Romano, Parochus S. Petri de Campo Leonum filius quondam Andreae, annorum suorum septuaginta qumque animam Deo reddidit Creatori receptis prius Eccl. sacramentis eiusque corpus translatum indeque tumulatum in sepultura Capituli intus Cathedrale”.
(Lettere di Falcoia, pagg. 111-112)
Bibliografia
- Catalogo … Italia, 153;
- Origines, I, passim;
- Tannoia, Libro I, cap. XXI – Libro II, cap. I-V, p. 76-96; = Cerca con la parola chiave Romano
- Telleria, I, 191-214;
- Rey-Mermet, 249-275. = Cerca con la parola chiave Romano
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Apri il Dictionary CSSR *pdf – in inglese (18,8 M) – alla pag. 325.
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