Ribera Emmanuele redentorista

Venerabile P. Emmanuele Ribera (1811-1874) – Italia.

Venerabile P. Emmanuele Ribera (1811-1874)

Nacque il 2 marzo del 1811 in Molfetta.

Fino dalla tenera età cominciò a dare ottimo presagio di sé.
Di appena cinque anni curava poco i puerili trastulli, mostrandosi invece serio, composto, divoto. Guidato assai per tempo dalla madre, donna di specchiata virtù e piissimma, alla lettura di opere sacre ed ascetiche, si accese interamente a Dio e per la pratica delle virtù: e giunse ad acquistare un dolce abito di intimo raccoglimento, che mantenne poi per sempre.
Alla preghiera, alla Messa, alla recita del Santo Rosario era tutto un fervore.

Custode geloso della purezza, la serbò illibata con ogni sforzo. Da colpe gravi andò libero e scevro; e parve come un candido giglio di eletta fragranza.

Così in casa, così nel Seminario di Molfetta, dove fu ammesso a circa dieci anni. Tra le prove non comuni d’ingegno era tanta la sua bontà e modestia, che l’ Arcivescovo d’allora soleva chiamarlo il «Piccolo Gonzaga del Seminario»; e gli altri alunni se lo videro innanzi qual nobilissimo esempio di raccoglimento, di unione con Dio, di mortificazioni ed amore a Gesù Sacramentato.

Nel 1830 passò dal Seminario alla Congregazione del SS. Redentore.
Novizio, si avanzò a segno nella unione con Dio che prese quasi l’aspetto di un Serafino; né da siffatta unione lo distraevano punto le cose esteriori.

Gli studi in lui andavano sempre compagni con le orazioni; ed alla orazione si accoppiavano digiuni, cilizi, discipline a sangue.
Per tal modo, tra le fiamme del più fervido amore, il giorno 14 marzo 1835 ascese al Sacerdozio, e fu vero e zelante Missionario Liguorino.

Passava di luogo in luogo ad evangelizzare i popoli. Era assiduo al Confessionale, tirando con una soavità tutta sua propria i peccatori a Dio.

Dal pergamo, o che bandisse le Massime Eterne, o che parlasse dell’Eucarestia, o della Vergine, riportava con la sua unzione meravigliosi effetti di conversione di grazie.

Ed a vantaggio dei fedeli, due opere, tra le altre, ebbe sommamente a cuore: l’una, la diffusione dei buoni libri per opporre un argine alla propagazione dell’errore; l’altra, l’opera della Dottrina Cristiana per le figlie del popolo, che tanti frutti ha già dati, ed anche adesso produce a bene delle anime.

Per la soppressione delle Corporazioni Religiose fu costretto a ritirarsi in una casa privata, ove, esercitandosi per ogni verso nel suo ministero, piamente moriva il dì 8 novembre 1874; ed uno fu il grido di quanti accorsero alle esequie di lui; «È morto il Santo».

Fu dichiarato «Venerabile».
Mi diceva il P. Domenico Cianciulli che P. Ribera andò per tre anni di seguito a Montella a predicare, essendo tenuto colà come un Santo. Fece la Predica del Paradiso ai Galantuomini: e in dire che un sol dito di gloria avrebbe fatto felici tutti, convertì tutti i Galantuomini.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Il Venerabile P. Emmanuele Ribera, redentorista originario di Molfetta (BA) nella tela del Windahausen: fu un ardente missionario e un apostolo della buona stampa.
Il Venerabile P. Emmanuele Ribera, redentorista originario di Molfetta (BA) nella tela del Windahausen: fu un ardente missionario e un apostolo della buona stampa.

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