(◊ in Francia) P. Théodule Rey-Mermet (1910-2002) (Ω in Francia)
P. Théodule Rey-Mermet, redentorista (1910-2002).
Il P. Théodule Rey-Mermet è morto il 30 maggio 2002 nella comunità di Annemasse (Alta Savoia). Il 3 giugno si è svolto il funerale con la presenza di molti sacerdoti diocesani e molti suoi confratelli Redentoristi e presieduto da mons. Boivineau, Vescovo di Annecy, che così riconosceva il ruolo importante svolto dal defunto nella vita della sua diocesi.
Théodule Rey-Mermet nacque il 21 maggio 1910 a Val d’Illiez (Valais) in Svizzera. Nel 1921 entrò nel seminario minore della Provincia di Lione, Uvrier (Svizzera), dove fece i suoi studi classici.
Dopo un anno di noviziato a Blankenberg (Paesi Bassi), fece la professione dei voti nella Congregazione del Santissimo Redentore l’8 Settembre 1928. Quindi proseguì gli studi ecclesiastici presso lo studentato della Provincia di Lione Attert (Belgio). Fu ordinato sacerdote il 24 settembre 1933.
Dal 1934 al 1942, il P. Théodule Rey-Mermet Th cominciò a predicare missioni partendo dalla Casa di Gannat (Allier).
Dal 1942, i superiori gli affidano incarichi di formazione. In primo luogo nello juniorato di Uvrier dal 1942 al1952 come professore e poi come direttore; quindi dal 1952 al1956, nello juniorato di Mouscron (Belgio) come professore di filosofia e direttore. Egli è maestro dei novizi a Gannat dal 1956 al1962.
Nominato direttore della rivista Mission Chrétienne nel 1956, egli adempirà il suo incarico da Gannat (1956-1962), da Dreux (1962-1970) e da Parigi (1970-1985).
Proprio come direttore della Rivista egli rivela la sua vocazione di scrittore, teologo, storico e soprattutto missionario.
In uno stile brillante ma semplice e accessibile, attraverso la rivista Mission Chrétienne affronterà i problemi di fede, dei sacramenti, del Concilio Vaticano II e della morale cristiana, ecc. Questi articoli ripresi in volumi, formeranno la serie di CREDERE, che sarà stampata in centinaia di migliaia di copie e tradotta in diciassette lingue. I volumi di CREDERE saranno utilizzati dai sacerdoti per la loro formazione permanente e dalla catechesi degli adulti.
Come storico, ma anche come missionario, egli ha offerto ai cristiani del suo tempo esempi di vita cristiana: Jean Ploussard, Madre Rivier, Luigi Maria Grignon de Montfort, Giovanna Antida Thouret. Ma si fece conoscere soprattutto per la sua biografia Il Santo del secolo dei Lumi: Alfonso de Liguori (1982), scritta su richiesta di Padre Josef Pfab, Superiore Generale dei Redentoristi e in collaborazione con l’Istituto Storico della Congregazione redentorista. Tradotta in otto lingue, questa biografia è stata incoronata dall’Accademia francese del titolo di Storia. La ricerca su S. Alfonso proseguì in vari libri come Un uomo per i senza-speranza, La morale secondo S. Maria de Liguori, S. Alfonso mistico.
Nel 1985, P. Théodule Rey-Mermet è assegnato alla Comunità di Annemasse. Egli vi svolgerà ancora una grande attività: predica ritiri, scrive articoli, dà conferenze e discorsi alla radio. Partecipa al Sinodo della diocesi di Annecy, di cui sarà il segretario. E non si fermerà fino a quando le sue forze non lo abbandoneranno.
Louis Vereecke, C.Ss.R. (1920-2012)
in Spicilegium Historicum 50 (2002) Vol. II pp. 629-630.
Traduzione dal francese:
P. Salvatore Brugnano.
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