Redentoristi d’Italia – Roma.
2013 – Bussolengo – La professione perpetua di Massimiliano Guardini.
__________________
Redentoristi d’Italia – Roma
2013 – Bussolengo – La professione perpetua di Massimiliano Guardini
di Noemi Girelli
Il Signore ha cura del suo popolo, ci riferisce la Bibbia, ne guida i passi, lo conduce ad acque sorgive e a pascoli tranquilli…
Anche se la storia attuale appare al contrario, resta pur vero che Dio ha cura di noi più di quanto possiamo immaginare. A testimoniare questo sono i miracoli del nostro tempo: la sete, la ricerca della verità, il desiderio di bene, la condivisione, la scelta di vita, la vocazione.
Domenica 29 settembre nel Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso abbiamo assistito ad uno di questi miracoli dell’amore di Dio: la chiamata definitiva al seguito di Cristo del seminarista Redentorista Massimiliano Guardini.
La chiesa gremita, le note del Coro Alfonsiano, la presenza del Superiore Provinciale, di studenti e Confratelli di Massimiliano hanno contribuito ad un clima di festa che ci ha fatto esclamare: “Il Signore è davvero qui tra noi!”
– Loda il Signore, anima mia!- dice la prima lettura e nella seconda san Paolo spiega il perché Cristo si è fatto povero…, unicamente per farci partecipi della sua ricchezza.
L’omelia del Provinciale p. Gianni Congiu verte sul racconto del ricco e del povero Lazzaro. Gesù ci vuole attenti e sensibili verso i poveri. L’abisso che spesso si crea tra ricchi e poveri è tale da impedirci di vedere le necessità, i bisogni, le malattie di chi soffre. Gesù nel suo racconto parla di un ricco senza nome, ossia di una persona senza valore, mentre chiama per nome “Lazzaro” che significa: “Dio aiuta”.
Questo povero: indifeso, umiliato, sofferente, non cessa di sperare, di chiedere aiuto, di confidare. E proprio attraverso i miracoli, le scelte di vita, Dio ci dà la misura del suo amore, premia la nostra fedeltà e ci risponde.
Scegliere Dio per seguire il suo messaggio d’amore, per andare nel mondo a predicare la sua parola, vivere in povertà, castità e obbedienza come Lui, è stata la scelta di Massimiliano Guardini. Presso l’altare del Signore, accanto alla cara Madonna del Perpetuo Soccorso, queste promesse hanno il sapore d’un grande privilegio oltre che un impegno.
Massimiliano, sull’esempio di sant’Alfonso, ha scelto di abbandonare le ricchezze, gli agi della vita facile per dedicarsi ai poveri, ai sofferenti, agli altri. Alla luce dell’abbondante Redenzione, la Professione Perpetua è la dichiarazione davanti a tutti del suo “SI” alla chiamata del Signore.
La vita religiosa non è facile, la vita comune chiede rinuncia di sé, condivisione, partecipazione, dialogo, apertura. Non sempre si hanno le risposte o le soddisfazioni attese. Proprio per questo c’è bisogno di pregare molto. E noi ti promettiamo di farlo.
Il Signore dice: “Io sarò con te sempre!” parole consolanti e vere che fanno da guida nel percorso della vita.
Forti di questo sostegno, di quello dei tuoi Formatori, dei Confratelli, noi ti auguriamo di essere stimolo e invito per tanti giovani, per quanti incontrerai nella tua vita apostolica. La Madonna del Perpetuo Soccorso ti protegga in questo tuo andare, ti sia vicina, ti conforti nei momenti difficili e ti sia dolce e tenera madre.
La cerimonia della Professione Perpetua, la dichiarazione di un “sì” totale, pieno, il prostrarsi a terra in segno di completa sottomissione a Dio e ai Superiori hanno emozionato tutti i presenti e fatto riflettere.
Accettare incondizionatamente una Regola, viverla in pienezza, non è cosa facile. Il farlo è pura grazia di Dio. Scegliere dunque questa strada, significa sentirsi “chiamati”. E Dio chiama chi vuole, come vuole, quando vuole! Nella vocazione di Massimiliano noi vediamo questo progetto divino che avanza, si fa strada ed opera. Grazia e mistero s’intrecciano e sfociano in un dono d’amore che fa di un semplice uomo, un “eletto”.
Per tutto questo, noi Signore, ti rendiamo grazie, ti lodiamo, ti benediciamo!
Fra la commozione e la gioia tutti i presenti si sono stretti a Massimiliano, mentre un battimani spontaneo ha regalato attimi di gioia intensa. Alla Mamma, commossa, egli si è rivolto chiedendole di essere felice per lui… A lei anche noi ripetiamo la stessa frase… E aggiungiamo: “Preghiamo con te”.
Dal Bollettino della Provincia Romana, novembre 2013, pp.10-11.