Redentoristi in Italia-Napoli.
2013 – Il giorno delle Associazioni Gerardine.
__________________
Redentoristi in Italia-Napoli
2013- Giornata delle Associazioni Gerardine
L’11 dicembre 2013 presso il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini (AV) si è celebrata l’annuale Giornata delle Associazioni Gerardine con la solenne ostensione dell’Urna che conserva i resti mortali del Santo.
Un evento che tocca il cuore dei devoti del Santo.
_______________
L’evento… come un romanzo
L’11 dicembre è una data di quelle che si attendono con ansia al Santuario di san Gerardo Maiella. Le Associazioni Gerardine si preparano al loro raduno annuale in occasione dell’Ostensione del corpo di san Gerardo già molti giorni prima:
- “Ci incontriamo ogni 16 del mese – racconta Maria Menzione, responsabile dell’Associazione gerardina di Scafati – e con grande entusiasmo prepariamo l’incontro di dicembre qui a Materdomini”.
- “Per noi è una festa ritrovarci tutti insieme sotto la protezione di san Gerardo – annuncia Carmine Carleo dell’Associazione di Vietri di Potenza – tutti gli anni veniamo a dare onore al nostro Santo”.
- Si percepisce tanta gioia nella voce di Maria Boffa quando ci parla della Associazione che presiede a Contursi Terme: “Per noi questa è solo una delle tante giornate che passiamo in compagnia del nostro Santo protettore – confida Maria – Nonostante il periodo di difficoltà economica siamo riusciti ad organizzare il pullman e parteciperemo colmi di fede a tutte le iniziative della giornata”.
C’è chi risolve il problema del pullman aggregandosi alle altre Associazioni:
- “La devozione a san Gerardo nel mio paese è molto forte – afferma Roberto Lacetera dell’Associazione gerardina di Bitonto – e non riuscendo ad organizzare un pullman autonomo ci siamo aggregati all’associazione della vicina Corato, un’ottima occasione anche per confrontarci e crescere insieme”.
- “È vero, vivere insieme agli altri è forse uno degli aspetti più forti di questa giornata – conferma Raffaella Orlando di Corato – Venire qui a Materdomini per festeggiare la data in cui San Gerardo è stato proclamato Santo ci rende molto felici, venerare il suo corpo ce lo fa sentire così vicino…”.
Ed è proprio il contatto con il fraticello Redentorista che tante persone cercano:
- “È una tappa che viviamo con tanta fede questa dell’11 dicembre – sostiene don Roberto Piemonte, parroco di San Gregorio Magno e Ricigliano – toccare l’urna contenente le spoglie di san Gerardo ci fa rinnovare il nostro impegno ad essere cristiani”.
Un incontro che si rinnova, il confronto con le altre associazioni, l’attesa di emozionarsi davanti all’urna di San Gerardo, tutti elementi che ritroviamo nelle parole dei devoti gerardini che si riuniscono in Basilica per la benedizione del mattino:
- “Dal 2007 veniamo a Materdomini tutti gli anni – svela Fabio Bracaglia di Frosinone – lasciamo tutti i problemi a casa, il lavoro, la famiglia per ritrovare qui san Gerardo. Cresciamo sempre più di numero e non rinunceremmo per nulla al mondo a quest’appuntamento!”
Un’unica voce quella dei pellegrini che cantano in Chiesa dopo il saluto e la benedizione del responsabile delle Associazioni padre Ciro Avella e del Rettore del Santuario padre Antonio Perillo, “una voce che unita a quella di Gerardo – sostiene don Virginio Cuozzo parroco di Buccino – ci invita ad accogliere Gesù”.
Si lascia tutto fuori, in chiesa c’è posto solo per la preghiera:
- “Ci siamo preparati a questa giornata pregando – rivela Francesco Folgani, presidente dei Cavalieri e Dame di San Gerardo Maiella di Cerignola – ed anche oggi continueremo a farlo fino all’ultimo minuto al fianco di Gerardo. Pregheremo intensamente per noi e per tutti coloro che ne hanno bisogno per riempire i cuori di carità”.
La carità in San Gerardo
Il convegno di metà mattina su La carità in San Gerardo e l’omelia della celebrazione eucaristica presieduta dal Provinciale dei Redentoristi dell’Italia Meridionale padre Davide Perdonò affrontano un identico tema:
- “La carità non è solo quella materiale ma è soprattutto l’attenzione verso l’altro che vive un disagio spirituale – esordisce padre Davide – Ognuno di noi ha ricevuto dei doni: nei momenti più difficili chi non è stato sorretto da una parola, da un sorriso, da un incontro provvidenziale?
- Ebbene – continua il padre Provinciale – San Gerardo è stato capace di andare incontro all’altro per donare il pane proprio perché per primo lui ne ha fatto esperienza quando da Gesù bambino riceveva il pane che usava per sfamare la sua famiglia.
- Tutto ciò che san Gerardo farà nella sua vita – prosegue padre Davide – sarà fatto con delicatezza, per far sì che l’altro non si senta in obbligo verso di lui. Nel volto del fratello vedrà il volto di Cristo che sta chiedendo e allevierà questa sofferenza sentendola propria.
- La carità di san Gerardo, dunque, viene fuori dalla sua spiritualità, dalla sua vita, ecco perché è carità vera!
- Se avete scelto di vivere la spiritualità di san Gerardo nelle vostre Associazioni – conclude il padre Provinciale dei Redentoristi dell’Italia meridionale – dovete donare con delicatezza, saper fare la carità agli altri ogni giorno per farvi strumento della Provvidenza così come faceva Gerardo, sempre pronto a fare la volontà di Dio”.
____________
La preghiera
Proprio ai piedi dell’urna con il corpo di san Gerardo dove l’Associazione madre di Materdomini ha vegliato per tutto il giorno, si recita il Santo Rosario nel pomeriggio, tra canti e musiche della Schola cantorum di S. Antonio Abate che anima la liturgia:
- “Vivere la spiritualità di san Gerardo significa anche incontrarlo qui nella sua casa – sostiene Michele Tarallo, direttore del coro – l’amore per l’Eucarestia e per la carità lo viviamo ogni giorno, ma la forza per continuare la prendiamo tutta dall’incontro a Materdomini!”.
Arriva il momento di riporre l’urna, san Gerardo torna a riposare. Padre Ciro Avella saluta tutte le Associazioni con la promessa di andare presto a far visita ad ognuna per raccogliere le impressioni sulla giornata e riflettere insieme.
Una voce mi resta impressa mentre tutti i devoti lasciano la Basilica: “La fede di san Gerardo mi rischiara la vita, starei sempre qui vicino a lui… per me il momento più doloroso della giornata è dover andar via!”.
È la voce di ogni pellegrino che ha vissuto la meraviglia di Gerardo e che, pieno di speranza, torna a casa ritemprato per affrontare con più forza le difficoltà di ogni giorno.
(Elisa Malanga, In Cammino con San Gerardo, gennaio 2014, pp.29-34).