Redentoristi d’Italia e Associazioni Gerardine
2012 – Il gioioso incontro annuale nell’Anno della fede.
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Redentoristi d’Italia e Associazioni Gerardine
2012 – Il gioioso incontro annuale nell’Anno della fede
di Elisa Malanga
Materdomini (AV) 11 dicembre 2012 – È la Fede a dominare nella giornata delle Associazioni gerardine a Materdomini. Quella Fede autentica, forte, vigorosa, che viene fuori dagli sguardi dei pellegrini arrivati fin dalle prime ore del mattino alla basilica di san Gerardo per poter passare anche pochi attimi in adorazione dell’urna che raccoglie le sue spoglie in occasione della sua ostensione.
È la Fede solida ed intensa che sfida il freddo della giornata e consente di vivere al meglio questi momenti di comunione.
Padre Ciro Avella, responsabile delle associazioni gerardine, attende i fedeli e li accoglie con un sorriso, un abbraccio, una parola di benvenuto: sono di casa, ormai, i gerardini e le gerardine. «È fondamentale condividere il grande messaggio di fede che san Gerardo ci ha lasciato – esorta padre Ciro durante l’introduzione all’incontro di formazione che vede partecipi tutti i pellegrini giunti in chiesa – ed è questo il momento di affidarci a lui nella preghiera per approfondire anche il rapporto tra le Associazioni».
Il Rettore del Santuario padre Antonio Perillo coinvolge subito i devoti, fin dal suo saluto: «Viviamo questa giornata nella condivisione, godiamo della vicinanza con gli altri, accostiamoci alle parole del Vangelo proprio nell’ottica dell‘anno della fede che stiamo vivendo!».
È ancora e sempre la Fede la protagonista della relazione di padre Serafino Fiore, ed il missionario redentorista tiene a distinguerla dalla spiritualità: «La spiritualità ci aiuta a mettere insieme elementi diversi tra loro, ci fa fare una sintesi di tanti valori; la fede è una parola univoca e concreta che richiede azioni forti! È Gesù al centro della rivelazione – spiega padre Fiore – E noi crediamo scegliendo di seguire le sue azioni, proprio come faceva san Gerardo, non fermandoci davanti alle difficoltà della vita. Proprio nel grande amore al Redentore e nel credere alla nostra salvezza in Lui, San Gerardo si afferma come redentorista autentico».
Durante la celebrazione della Santa Messa i valori del fraticello che riposa a Materdomini riecheggiano nelle parole di Monsignor Antonio De Luca, Vescovo redentorista della diocesi di Teggiano-Policastro che presiede la celebrazione ed esalta del nostro Santo il grande radicamento in Dio, l’amore sconfinato per Gesù Cristo e l’unione nella Parola del Vangelo.
I pellegrini in chiesa seguono con grande partecipazione, hanno dei volti sereni, sorridono e si intendono tra loro con lo sguardo.
Applaudono convinti al saluto conclusivo offerto da padre Davide Perdonò, Superiore Provinciale dei Missionari Redentoristi della Provincia napoletana: «Impegniamoci a vivere realmente, mettendo in pratica i tratti della spiritualità di San Gerardo – invita padre Davide – non facciamo della spiritualità un concetto, mettiamo invece al centro della nostra vita la Parola di Dio e l‘esempio di Gerardo, che fonda le sue radici sulla spiritualità redentorista di sant’Alfonso. La stessa sofferenza vissuta alla luce del Cristo acquista un senso diverso, e la carità verso i poveri sia la luce che illumini il nostro cammino. Anche in questi momenti di crisi aiutiamo i poveri- è l’esortazione del padre Provinciale – chi ha più bisogno di noi deve poter contare sulla nostra benevolenza. La devozione a san Gerardo diventi per noi tutti un vero percorso di fede!».
Si raccolgono nei locali della Chiesa tutti i pellegrini. Ci sono tante associazioni: Lanzara, Ciorani, Corato, Scafati, Ricigliano, San Gregorio Magno, Materdomini, San Cesareo di Cava de’ Tirreni, Sant’Antonio Abate, Vietri di Potenza, Buccino, Cerignola con i Cavalieri e Dame di S. Gerardo Maiella e tanti gruppi da Salerno, Napoli, Caserta, Maratea, Castel San Giorgio, Frosinone.
È una nutrita folla di persone quella che assiste, nel pomeriggio, all’inaugurazione de Quando la Fede diventa Arte, mostra di Santini Gerardini d‘epoca. Tutti lasciano volentieri un pensiero per la nostra rivista, prima di concludere la giornata con l’ultima preghiera in Basilica.
Hanno vissuto le stesse emozioni, condiviso gli stessi attimi, sembra quasi un coro quello che ascolto mentre scrivo sul mio quaderno verde le loro impressioni: “Si respira gioia a Materdomini”, oppure: “Sembra che san Gerardo ci chiami qui da lui“, ancora: “Veniamo a ricaricarci dell’entusiasmo che consente di guidare l‘associazione gerardina nel nostro paese per tutto l’anno“, infine: “Sentiamo il calore della fede … ” quella Fede protagonista assoluta della giornata e che arde nei nostri cuori come una fiamma sempre accesa, protagonista della nostra esistenza come ben scriveva san Gerardo: “La Fede mi è Vita, la Vita mi è Fede”.
(da “In cammino con San Gerardo“, 2013, n. 1, pp.20-23).