Redentoristi Mondo Italia 2013

Redentoristi d’Italia e Missioni Estere
2013 – Passione per il Volontariato.

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Redentoristi d’Italia e Missioni Estere
Passione per il Volontariato
dalla Redazione “In cammino con San Gerardo”.

Numerosi volontari si recano periodicamente in Madagascar per mettere al servizio di questo popolo le loro competenze e la loro professionalità. Sono elettricisti, idraulici, carpentieri, medici, insegnanti., ciascuno .. con il proprio bagaglio di esperienza da condividere con chi non ne ha.
In questo modo si offre la possibilità ai malgasci di imparare un mestiere o una qualche pratica che possa assicurare loro una forma di sostentamento. Mentre diamo loro di che vivere, insegniamo loro anche a sapersi sostenere autonomamente.

Preziosa e non trascurabile è l’opera svolta dai “Gruppi Missionari pro-Madagascar”, che sono formati da laici volontari impegnati a raccogliere medicine, attrezzature sanitarie, alimenti e quant’altro è necessario nelle lontane terre di missione. Il loro lavoro è coordinato dalla nostra Segreteria, che segnala – di volta in volta – le emergenze alle quali far fronte.

Due fratelli, due vocazioni, una missione
Da sempre Matteo Ergoli, fratello laico della Congregazione del Santissimo Redentore, e suo fratello Salvatore, sposato con figli, sono impegnati nella raccolta fondi ed in tutte quelle attività dirette a promuovere la Missione Estera in Madagascar. E se Salvatore fa la spola tra Italia e Madagascar, Matteo si è fermato a Marianella. In ogni caso, messi insieme diventano potenti calamite di carità e di solidarietà.
Abbiamo incontrato fratello Matteo a Marianella, nella casa dove nacque Sant’Alfonso Maria de Liguori. Ci ha accolti con entusiasmo, pronto a raccontarci la sua personale esperienza, malcelando un pizzico di commozione.

Una lunga storia d’amore quella per il Madagascar -… Torna indietro nel tempo e raccontaci quando hai scritto i primi capitoli!
Mi imponi davvero un bel salto nel passato! Siamo nel 1976: per la prima volta un confratello mi propone di partire per una missione in Madagascar. Tuttavia, il padre Provinciale di allora ritiene opportuno mandare un altro confratello più esperto di me in quanto era già stato in missione in Perù.

Non avrai gettato la spugna!
Tutt’altro! Mi sono ispirato alle parole di Sant’Alfonso, il nostro Fondatore, e ho iniziato a inviare in Africa pacchi di beni alimentari e farmaci per aiutare i più poveri. Mi credi? Da quel momento non ho più smesso! Così come numerose sono state le persone e le casualità che ci hanno aiutati nella nostra opera. E non solo per quanto mi riguarda, ma anche per molte altre persone, l’entusiasmo è ancora quello di trent’anni fa!

Prova a fare il punto della situazione, ad oggi, di questa splendida impresa.
Che dirti! Sono numerosi i benefattori che collaborano con la nostra Missione. Non potrei ricordarli tutti! Penso alle tante persone che ogni anno aiutano bambini e famiglie con le adozioni a distanza, ai numerosissimi altri che si aggiungono di anno in anno e che contribuiscono alla raccolta fondi. Tutti convinti che ognuno, nel suo piccolo, può fare tanto per costruire un mondo migliore. Senza tutte queste energie la nostra Opera in Madagascar sarebbe nulla. Sono ormai innumerevoli i momenti in cui mi commuovo realizzando quanta tenacia e forza ci sia nella volontà del Signore: a volte non si fa in tempo a spedire pacchi che bussano alla porta persone con altre donazioni.

Rimpianti ce ne sono?
Credo non si possa fare di più di quello che stiamo facendo: la collaborazione tra laici e religiosi ci consente di contribuire materialmente alla formazione e ad altri importanti aspetti della vita dei malgasci.

Io so, però, che hai un rimpianto: non sei mai stato in Madagascar!
(Leggiamo nel suo sguardo abbassato e nelle mani incrociate un certo dolore nel pronunciare le seguenti parole) È vero. Perché ho una gran paura di volare! Tuttavia, so che in una delle scuole gestite dal nostro Ordine è stata messa una fotografia che mi ritrae. E questo è sufficiente a riempiermi il cuore . Inoltre, sembra che la mia personale vocazione sia stata di esempio per gran parte della mia famiglia: per esempio, mia sorella Lucia, che è venuta a mancare a soli 44 anni, mi aiutava nell’imballaggio dei pacchi e mio fratello Salvatore si è molto prodigato e continua a far tanto per la Missione. Compatibilmente con i suoi impegni e le sue difficoltà, Salvatore spesso parte per l’Africa e si occupa anche di mantenere i rapporti tra l’Italia e il Madagascar per la vendita di bomboniere artigianali.

C’è qualcosa della tua bella esperienza che ritieni possa essere trasmessa ai giovani?
l giovani vanno soprattutto incoraggiati, perché sol tanto le opere di carità aiutano nel cammino di fede. Le parole sono senza dubbio importanti, ma i fatti lo sono ancora di più!

La nostra chiacchierata termina con una visita al laboratorio dove vengono smistate le offerte e preparati i pacchi da spedire. Lo sguardo di Matteo, attento e meticoloso, si posa su tutto il materiale che poi verrà spedito nei prossimi giorni in Africa: pacchi e pacchi di latte in polvere, igienizzante per le mani, materiale farmaceutico, perfino caramelle e cioccolatini!

Con cura Matteo ci mostra tutto, ci indica, ci spiega e ci tiene per mano attraverso un mondo di bontà e solidarietà. E, così, cogliamo segni evidenti dell’Amore di Dio in azione.
(da “In cammino con San Gerardo”, 2013, n. 3, p. 28-29).

I due fratelli Ergoli nativi di Pagani (SA): Salvatore, sposato e con figli, che è il collettore ufficiale degli aiuti destinati al Madagascar, e Fratello Matteo, da anni diventato un esempio di riferimento per le raccolte pro Madagascar sia per la generosità dell’impegno che per la discrezione e la capacità di coinvolgere diverse persone.