Redentoristi Mondo Italia 2013

Redentoristi d’Italia – Napoli.
2013 – Ripartire da Cristo – La gioia della presenza del Risorto.

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Redentoristi di Italia – Napoli
2013 Ripartire da Cristo – La gioia della presenza del Risorto
Piste di catechesi /1 – di Sabatino Majorano

Abbiamo ancora vive negli occhi le immagini festose dei giovani che, a fine luglio, si sono stretti intorno a Papa Francesco sulla spiaggia e per le strade di Rio de Janeiro.
Sono immagini che dicono non soltanto la gioia dei giovani nel ritrovarsi insieme e neppure testimoniano solo il fascino di Papa Francesco. Piuttosto, fanno emergere che la fede, aprendo a una lettura più profonda della realtà, può dare speranza, gioia e coraggio di impegno rinnovato per un mondo più giusto e fraterno.

Le tante iniziative, che, a tutti i livelli, stanno caratterizzando l’Anno della fede e che hanno avuto nella Giornata Mondiale della Gioventù una delle espressioni più significative, mirano a far sì che il nostro sguardo diventi veramente sguardo di fede. Per questo è indispensabile, come soleva dire S. Gerardo, liberarci da quella visiera che ci fa fermare solo alla superficie delle cose: «Se Dio ci levasse dagli occhi questa visiera, in ogni luogo vedremmo paradiso. Sotto a queste pietre, sotto a quelle, ci sta Dio».
In forza di questa presenza, aggiungeva, quando ci lasciamo veramente «impastare di santa fede» diventa possibile vivere «allegramente e con animo grande».
Papa Francesco lo ha richiamato con forza all’inizio della sua prima enciclica: «La fede nasce nell’incontro con il Dio vivente, che ci chiama e ci svela il suo amore, un amore che ci precede e su cui possiamo poggiare per essere saldi e costruire la vita. Trasformati da questo amore riceviamo occhi nuovi, sperimentiamo che in esso c’è una grande promessa di pienezza e si apre a noi lo sguardo del futuro» (Lumen Fidei, 4).

L’incontro con la fede va rinnovato costantemente, valorizzando tutte le modalità con le quali il Cristo si rende presente nella nostra vita: la Parola, l’Eucaristia e gli altri sacramenti, le persone che ci sono accanto, soprattutto coloro che sono nel bisogno…
La sua è una presenza carica di misericordia, che ci fa sperimentare che il suo amore non ci lascia mai soli: anche nei momenti di difficoltà, egli mette a nostra disposizione la sua onnipotenza, ripeteva Gerardo, per cui possiamo continuare a impegnarci, a camminare e a sperare.

Intervenendo al Convegno Ecclesiale di Verona, Benedetto XVI, dopo aver ricordato che la fede è soprattutto incontro personale con il Risorto, ha aggiunto che in questo incontro egli ripete ad ognuno: «Sono risorto e ora sono sempre con te… La mia mano ti sorregge. Ovunque tu possa cadere, cadrai nelle mie mani. Sono presente perfino alla porta della morte. Dove nessuno può più accompagnarti e dove tu non puoi portare niente, là ti aspetto io e trasformo per te le tenebre in luce».

Perché la presenza del Risorto possa veramente illuminare tutta la nostra vita, è necessario che impariamo a «conversare continuamente ed alla familiare con Dio» in tutte le situazioni, secondo il titolo che S. Alfonso ha dato a una delle sue opere sulla preghiera, specificando: «Prendete il costume di parlargli da solo a solo, familiarmente, e con confidenza ed amore, come ad un vostro amico, il più caro che avete e che più v’ama» (n. 6).

p. Sabatino Majorano C.Ss.R.

La viva memoria del Redentore è la presenza del Signore risorto nella vita dei Redentoristi e delle Redentoriste di tutti i tempi.

(estratto da “In Cammino con San Gerardo”, settembre 2013, p. 22).
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