Redentoristi di Iraq
2013 – Unica Casa, ma grande respiro ecumenico
______________
Redentoristi di Iraq
Unica Casa, ma grande respiro ecumenico
di Vincent Van Vossel, C.Ss.R.
Volevo scrivere qualcosa sulla più piccola “missione” dei Redentoristi – una sola casa! In ogni modo, ciò che è accaduto a Boston USA (attacco terrorista durante la maratona) qui in Iraq capita ogni giorno su più larga scala.
Il nostro fondatore, Sant’Alfonso, proprio in questi giorni avrebbe voluto inviare alcuni Confratelli dai Nestoriani, un popolo cristiano dimenticato. Il suo piano non era andato a buon fine, ma circa 50 anni fa’ alcuni fiamminghi, figli di Sant’Alfonso, hanno preso contatto con questi Cristiani.
Venerdì 19 aprile 2013, nella nostra chiesa di Bagdad, si è avuto un incontro stupendo. Metà dell’edificio era pieno di “Nestoriani”, termine attualmente non più usato. Essi ora chiamano se stessi “Assiriani” – la Chiesa Assiriana Orientale.
Il loro Vescovo, Mar Giwargis Saliba, che rappresenta il Patriarca in Iraq, ha organizzato una conferenza con diapositive e fotografie, vicino alla Sacra Sindone di Torino. Questo è un fatto eccezionale, perché gli Assiriani non accettano immagini nelle loro chiese!
Questo Vescovo è un Pastore della Chiesa di mentalità aperta e si prende cura dei vecchi manoscritti e delle pubblicazioni liturgiche. Nel nostro Centro per gli Studi Orientali, anche se ha sede nella stessa Chiesa Greca Melchita, seguono i corsi alcuni studenti provenienti dalle Chiese Ortodosse Assiriana e Armena.
E infatti alla fine della conferenza, l’Arcivescovo Armeno si è congratulato e ha ringraziato il collega Assiriano con parole calorose, rivolgendosi a lui come ad un figlio.
Qualche settimana fa’ ho ricevuto una lettera dal Molto Reverendo Padre Generale che si congratulava per il nuovo Patriarca Caldeo, per la sua intronizzazione. Il suo primo atto ufficiale è stata la nuova nomina del nostro confratello Mayasser Behnam, C.Ss.R..
Per più di tre anni Mayasser ha svolto un meraviglioso lavoro in una delle più importanti parrocchie di Bagdad con le sue artistiche creazioni all’interno e all’esterno della chiesa e i sui insegnamenti spirituali.
Una comunità dimenticata è divenuta una delle più ferventi. Comunque, su richiesta di un Vescovo del Nord, il Patriarca ha designato un nostro confratello per un sito molto lontano, uno dei più grandi villaggi caldei ma pieno di problemi. Sarà un’altra seria sfida per lui.
Vorrei sapere qualcosa di Padre Lucien Cop, C.Ss.R. che ha lasciato Bagdad nell’estate 2012 a causa della sua vista e il suo udito indebolito. Egli ora risiede a Gent, Fiandre, dove continua il lavoro di traduzione. Egli è nato a Beveren, Fiandre, nel 1929, ed è entrato nella Congregazione Redentorista e inviato in Libano, per imparare l’arabo, nel 1958.
E’ stato inviato a Bagdad nel 1960 e ha insegnato esegesi dal 1961 al 2012, prima al seminario caldeo, poi al collegio Babel di Filosofia e Teologia. Egli padroneggiava l’arabo, l’ebraico e il siriano e con i suoi corsi, conferenze, ritiri e predicazioni ha avuto un grande impatto sui Cristiani Iracheni. Oltre i suoi libri di testo, ha pubblicato una serie di articoli (circa 10 volumi) con il titolo: Davanti al Tuo Volto Oh Signore.
Ha scritto un ampio commentario sui salmi ebrei e sui Dieci Comandamenti. Ha tradotto in arabo molti importanti libri: H.W. Wolff, Anthropologie des Alten Testamentes (1995) ; H. Jagersma, The History of Israel I-II (1985); J Fkkelman, Eye in Eye with Jacob (1981); R. Burggrave, The Bibel makes us to think (1995); A. Vergote, To love the Lord Your God (1998); G. Lohfink, Does God need the Church? (2001); G. Bodifée, God and Stones (2006); J. Fokkelman, eo., The Bibel Literaty (765 pagine, 2005).
Da Scala Bollettino Redentorista – Leggi tutto.