Redentoristi Mondo Brasile 2013

Redentoristi in Brasile.
2013 – La Spiritualità Redentorista nel Fratello.

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28ottobre2


Redentoristi in Brasile
2013 – La Spiritualità Redentorista nel Fratello.

La vocazione del Fratello consacrato è un dono di Dio alla Chiesa. Il Fratello missionario è consacrato per servire, a suo modo, e permea la sua attività con la spiritualità redentorista, essendo Chiesa.
Pertanto, ogni Fratello deve essere consapevole della profondità dell’opera redentrice di Cristo; egli partecipa della comune dignità dei battezzati alla fondamentale comunione nella missione cristiana ed ecclesiale. La sua spiritualità e la testimonianza personale danno fecondità alla sua missione di consacrato.

Nel mondo, il Fratello redentorista può aiutare nell’organizzare la convivenza umana con il suo spirito di comunità: il lavoro e le attività sono animate dal carisma e dalla spiritualità con la luce della fede. E attraverso lo studio e gli insegnamenti fornisce un servizio di consapevolezza e stimola la responsabilizzazione delle persone.

Nella Chiesa cattolica, da secoli i Fratelli promuovono i valori umani di libertà, di fraternità, di giustizia, di uguaglianza e di pace, ben sapendo che queste qualità sono fondamentali nel Vangelo. Così, la vita di consacrato, realizzata e radicata nel Battesimo, è completa in se stessa, ed è ben diretta perché ha il suo fondamento nel mistero di Cristo.
“Il ruolo del Fratello Redentorista è segnato dalla sua testimonianza battesimale nella Chiesa, in quanto è viva memoria del Redentore “.
Il profilo del fratello è quello di una persona consacrata nella vita comunitaria e apostolica. E ciò rende consapevoli della responsabilità cristiana che richiede fede chiara e obiettiva, gioiosa speranza, umiltà attiva e disponibilità al servizio.
Il ruolo del Fratello Redentorista è segnato dalla sua testimonianza battesimale nella Chiesa e dal fatto che è memoria vivente del Redentore. Con il suo impegno realizza la promozione umana, integrando pace, giustizia e valorizzazione culturale. Nell’annuncio implicito ed esplicito, esalta le virtù e le opere umane attraverso la sua presenza e azione, condividendo visibilmente le sue qualità religiose e umane.

La società oggi richiede formazione e professionalità nei fratelli, perché essi mantengano un’ampia visione della realtà. Anche perché la spiritualità redentorista propone attenzione alle dimensioni politico-economiche, socio-culturali, tecnico-scientifiche e religiose. Così, si renderanno conto delle urgenze e delle necessità, dei meccanismi di oppressione e di emarginazione.
Tuttavia, queste prospettive presentate richiedono nel Fratello maturità umana, religiosa, coscienza vocazionale, esperienze di vita comunitaria, professionale e pastorale.
La Chiesa, nel mondo di oggi, ha bisogno ancora di approfondire la storia e la teologia dei consacrati, il loro carisma personale, e mostrare il valore e la bellezza di essere fratello consacrato, i suoi diversi modi di essere e di fare missione.

La spiritualità e il carisma redentorista, in ragione della propria natura, devono permeare la realtà del mondo, con l’azione diretta e indiretta dei suoi aderenti. È proprio dei Fratelli agire con solidarietà compassionevole, con fraterna vicinanza, con inserimento evangelico e con pedagogia accessibile.
Insomma, la vita consacrata redentorista ha il dovere e la responsabilità di continuare il Redentore!

Fratel José Mauro Maciel, C.Ss.R.
Missionario Redentorista

(traduzione dal portoghese: P. Salvatore Brugnano).
Leggi l’originale sul sito web.

2013 – La spiritualità del Fratello Redentorista scaturisce principalmente dalla vocazione battesimale che lo immette nella Chiesa e dalla vocazione specifica redentorista che lo chiama ad essere memoria vivente di Cristo Redentore e nella preghiera e nell’azione quotidiana, avendo come modello il caro Fratello San Gerardo Maiella.
2013 – La spiritualità del Fratello Redentorista scaturisce principalmente dalla vocazione battesimale che lo immette nella Chiesa e dalla vocazione specifica redentorista che lo chiama ad essere memoria vivente di Cristo Redentore e nella preghiera e nell’azione quotidiana, avendo come modello il caro Fratello San Gerardo Maiella.