Redentoristi di Brasile.
2013 – Anno della Vocazione Redentorista – Note spirituali.
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Redentoristi di Brasile
2013 – Anno della Vocazione Redentorista – Note spirituali
di P. Vicente de Paula Ferreira, C.Ss.R.
Anno di promozione della Vocazione Missionaria Redentorista
(1 Agosto 2013-9 novembre 2014)
Tema: Testimoni e missionari della Redenzione.
Motto: Gesù ti chiama per nome (cf. 1 Sm 3) per proclamare l’anno di grazia del Signore (LC. 4,18).
“Come testimoni e missionari della redenzione, noi chiediamo a Dio di rinnovare la nostra vocazione personale e, soprattutto, come” un unico corpo missionario ‘ “(cost 2). Nella tradizione di sant’Alfonso sono i grandi misteri della Redenzione: l’Incarnazione (l’umanità abitata dalla presenza di Dio – cost. 19), la Passione (impegno e dono di sé agli altri in Gesù Cristo cfr Cost. 48-50) e la risurrezione (vita nuova, presenza permanente e trasformazione in spirito -cf Cost. 51 e 56) “.
Così scrive il Superiore Generale, P. Michael Brehl, nella sua lettera ai Redentoristi, nel motivare la promozione dell’Anno Vocazionale.
Dopo la Giornata Alfonsiana e quella Mondiale della Gioventù, vissute con entusiasmo unico, questa notizia arriva come un’opportunità per sviluppare progetti, stabilire i passi sulle orme di Cristo Redentore.
L’invito è per tutti, perché riguarda il rinnovare la vocazione missionaria come parte essenziale dell’esperienza cristiana. Senza accomodamenti, come si richiede ad una Congregazione chiamata ad evangelizzare, superando i confini e le comode sistemazioni. Nuova vita che emana dallo spirito di ristrutturazione, come fiamma, sta riscaldando i cuori dei Redentoristi.
Molto buona questa: speranza di tempi nuovi. E qui ci sono i tre cardini attorno ai quali devono ruotare le iniziative dell’anno vocazionale, cioè l’Incarnazione, la Passione e la Resurrezione.
L’incarnazione è il mistero che comprende l’essere umano come dimora del divino. Gesù, figlio di Dio divenne uomo. Divinità svuotata; umanità esaltata. Incontro che rende la carne degli uomini spazio aperto accogliente dell’infinito.
Prima vocazione: la vita è un dono da coltivare, condividendo atteggiamenti come gentilezza e amicizia. E questo cammino deve passare attraverso l’amore oblativo che trova riferimento nella passione di Cristo. Egli passò facendo del bene, guarendo i malati, visitando i poveri, perdonando i peccatori. Non c’è nessun grande senso per l’esistenza se non la si mette al servizio del fratello. E nella donazione, la croce sarà presa come forza di vita condivisa fino all’alba della Resurrezione, orizzonte che rimane al di là di molti ostacoli. Basate sul triplice asse di incarnazione-passione-Resurrezione, le scelte quotidiane daranno senso alla vita.
C’è, quindi, un cammino da fare. E ricordate: la fede cristiana è sempre un invito ad ascoltare gli appelli di Dio. In genere, arrivano come domanda: «Signore, cosa vuoi che io faccia?». E culminano, dopo ricerche e intuizioni, nella generosità del discepolo che osa dire “Eccomi!”. Risposta che rende possibile a tutti di essere missionari, annunciatori della copiosa redenzione nelle varie forme di vita.
Questo è il momento di grazia del Signore!
P. Vicente de Paula Ferreira, C.Ss.R.
Superiore della Provincia Redentorista di Rio, sacerdote ordinato nel 1996, laureato in filosofia e teologia, membro della Società di Studi Psicoanalitici di Juiz de Fora, master in scienze della religione nell’Università federale di Juiz de Fora e dottorando dello stesso corso.
(traduzione dal portoghese: P. Salvatore Brugnano)
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