Redentoristi di Brasile – Minas-Rio-Espiritu Santo.
2013 – Una mostra per la santità di S. Gerardo.
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Redentoristi di Brasile – Minas-Rio-Espiritu Santo.
Una mostra per la santità di S. Gerardo
Una delle grandi attrazioni dell’Ottava di San Gerardo è la mostra che contempla l’intero itinerario del giovane Pellegrino della Lucania, canonizzato da papa Pio X l’ 11 dicembre 1904.
Il Superiore Provinciale della Provincia Redentorista Minas-Rio- Espírito Santo, Padre Vicente de Paula Ferreira, C.Ss.R., ha detto che l’evento è diventato una realtà fin dal momento in cui l’idea è stata condivisa dal gruppo che pensa al rinnovamento della Basilica di San Gerardo. Secondo questo gruppo, le persone che visitano la Basilica desiderano un maggiore contatto culturale e quindi hanno generato l’idea di recuperare e preservare la memoria storica di San Gerardo.
L’itinerario è raccontato attraverso nove pannelli a doppia faccia con testo e fotografie, oltre ad alcuni oggetti propri della spiritualità Redentorista, come una riproduzione della sua stanza con il letto, lo scrittoio, l’inginocchiatoio, il crocifisso e l’immagine di Gesù Cristo. Su una parete è riprodotta la frase che si trova sulla porta della sua stanza: “Qui si fa la volontà di Dio come e quando Lui vuole”. Inoltre, si può vedere una reliquia, un piccolo osso di San Gerardo, e la riproduzione del suo abito di redentorista.
Il tema “Amori di San Gerardo” abbraccia la Croce, l’Eucaristia, la Madonna ed i Poveri.
Nel “Protettore delle mamme e dei bambini” è sottolineato la devozione che lo fa invocare come protettore delle madri in parti difficili.
Nel pannello della “Canonizzazione”, sono presenti alcuni documenti originali digitalizzati, come il Decreto della Congregazione dei Riti del 15 agosto 1904, che ha approvato due miracoli, poi la Bolla di Canonizzazione e il Rituale.
La presenza del primo pellegrino a Curvelo viene registrata in data 18 settembre 1906, data che segna l’inizio della missione redentorista nella città conosciuta come la “Principessa della foresta.” Le foto sono importanti per documentare la costruzione della Basilica iniziata nel 1912 e completata nel 1918. I lavori del convento sono iniziati nel 1918 e terminati nel 1934.
Altri temi riguardano i “Percorsi di Santità”, i “Percorsi di San Gerardo” e il momento più grande di Gerardo, è quando gli occhi del visitatore fissano la frase “Vado a farmi santo”. Queste parole sono state scritte nel biglietto d’addio lasciato alla famiglia la notte in cui è scappato di casa per unirsi alla Congregazione dei Redentoristi.
L’ “Espansione della Devozione redentorista” mostra come la vita e l’opera di San Gerardo sono state diffuse attraverso le pagine stampate di bollettini informativi: da “Il Santuario di San Gerardo” fino all’ “Almanacco di San Gerardo”. Infine, un pannello presenta “l’integrazione di San Gerardo nel circuito turistico Guimarães Rosa”
Padre Vicente sottolinea che la celebrazione della Ottava di San Gerardo è un punto di riferimento nella regione di Curvelo perché riunisce pellegrini non solo da Minas Gerais, ma anche di tutto il Brasile:
– La Basilica sta diventando sempre più luogo di accoglienza per i pellegrini provenienti da tutte le parti del Brasile. In questo momento, i Redentoristi, insieme con la comunità, propongono questa mostra sulla vita e l’itinerario di San Gerardo e iniziare il restauro della Basilica. Allo stesso tempo, è importante sottolineare la collaborazione con il Circuito Guimarães Rosa. Pur vivendo una esperienza di fede e di preghiera viva, il pellegrino può visitare luoghi d’interesse della zona.
Padre Vincente sottolinea anche che la data che celebra ufficialmente il santo è il 16 ottobre. Pertanto, un’altra grande festa si svolgerà dal 17 al 20 ottobre 2013, con il Triduo.
Il responsabile per il progetto, tema ed impostazione della mostra, l’analista di Museologia José Veloso Junior, ha preso ispirazione dal libro di P. Braz Delfino Vieira. Egli ha pensato all’esposizione utilizzando gli elementi relativi a San Gerardo. L’ispirazione grafica è venuta dai mosaici e vetrate della Basilica di Materdomini.
“Ho cercato di tracciare il suo itinerario in maniera semplice come fu la vita dello stesso Santo, segnata da momenti di prodigi fantastici e da situazioni quotidiane, in cui egli dimostra la sua santità”, spiega José Veloso, che ha avuto 20 giorni per allestire e la mostra e renderla pronta per la visita.
Al termine della mostra, i visitatori possono firmare il Libro delle Presenze.
(traduzione dal portoghese: P. Salvatore Brugnano)
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