P. Saverio Procopio (1833-1871) – Italia.
P. Saverio Procopio (1833-1871)
Nacque a Pizzo di Calabria, diocesi di Mileto, nell’anno 1833.
I Padri di Catanzaro, dopo l’espulsione, nell’essere trasportati in carrozza dai Carabinieri al Collegio di Tropea, passarono per Pizzo, ed il P. Rettore scrisse colla matita al P. Procopio, che si trovava in casa sua, queste parole: «Se vuoi vederci ed abbracciarci, noi siamo qui sopra il tuo paese, condotti gloriosamente e trionfalmente per mai più morire in Tropea».
Nel riceverlo si affretta accorrervi, lasciando incarico alla madre preparare il pranzo per l’intiera Compagnia, cioè i Padri, i Carabinieri e i Cocchieri; e come gravante assai che era, vi giunse tutto trafelato da sudore, e trovando il Rettore intento per quello dovevasi mangiare, ne lo distolse avendo lui pensato a tutto.
Ad ora tarda si ebbe un lauto pranzo, e si mangiò con quell’appetito che si può facilmente immaginare; si rise, si scherzò come se nulla fosse accaduto; anzi come si andasse in Missione…. (P. Savastano)
P. Procopio era di persona molto avvenente e di nobile famiglia. Prima di entrare in Congregazione esercitava la professione di Avvocato. Dopo traslocato da Napoli a Somma per ragioni di salute, mi diceva il vecchio Padre Cianciulli, che da Napoli si partivano parecchie carrozze di lusso con nobili persone per andare a sentire le prediche del P. Procopio, ch’era un vero e grande Oratore.
Portatosi a Pozzuoli per respirare quell’aria, vi morì nel 1872 di anni 39, di cui 24 circa ne passò in Congregazione.
Il Vescovo di Squillace scrivendo al Cardinale Cosenza diceva: Lo Studente Procopio è di ottima speranza di una luminosa riuscita pei suoi talenti».
P. Cianciulli Domenico mi diceva che Procopio era pinguo nella persona, e se ne morì tisico con un mese di malattia.
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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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